Il lindo chiostro del Santuario francescano di Santa Maria delle Grazie a Ponticelli, frazione di Scandriglia, costruito nel 1478 dagli Orsini, signori allora di grandi possedimenti nell’Alto Lazio. Voci popolari parlano di riti esorcistici che si sarebbero compiuti al suo interno negli anni passati…
Fra gli innumerevoli “paesaggi segreti” del Lazio, le colline di Scandriglia in direzione di Orvinio meritano una menzione speciale. Difficile trovare oggi in Italia, soprattutto nelle regioni più ricche e popolose, territori così belli e al contempo tuttavia del tutto sconosciuti. Eppure questi colli calcarei, che si alzano man mano alle falde del Monte Serrapopolo, compongono un quadro di straordinaria armonia, tra uliveti, boschi misti, cipressi, vecchi casali in pietra. L’autunno – anzi, precisamente questi giorni in cui scriviamo – è il momento clou per visitare e fotografare la zona, lasciandosi andare a magnifiche passeggiate lungo tranquille stradine bianche, persi in una campagna sognante dagli infiniti colori.
La magnifica campagna sabina nei pressi del borgo di Scandriglia, ad ottobre. Siamo ai margini del Parco Regionale dei Monti Lucretili, luogo ricolmo di storia, in cui l’ambiente naturale si sposa perfettamente con un paesaggio rurale intatto e dal sapore antico.
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