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La Via degli Inferi a Cerveteri

Restaurata e manutenuta negli ultimi anni dalla Soprintendenza e dai benemeriti volontari del Gruppo Archeologico del Territorio Cerite, la Via degli Inferi conduceva dalla città etrusca sino al complesso di necropoli che si sviluppava in direzione del mare, tutt’oggi ancora visibile. Seguirla “a ritroso”, nel settore esterno alla recinzione della Necropoli della Banditaccia (Patrimonio Unesco), equivale a godersi uno dei percorsi più incantevoli e romantici del Lazio, in un mix fra natura e archeologia che ha pochi paragoni in Italia. La stradina appare scavata interamente nella roccia tufacea e bordata da innumerevoli sepolture “a camera”. Il sentiero prosegue lungo le antiche mura di Caere per poi sfociare in magnifici pascoli rivestiti in primavera di fioriture mozzafiato, dopo di che esso si insinua nel magico mondo delle cascate dei Colli Ceriti.


Buon Natale 2022!

Buon Natale a tutti con un’immagine esemplare del cammino che in questi anni abbiamo fatto insieme! Sempre su antiche strade, le “viae ruptae” dell’Alto Medioevo, che ci hanno appunto indicato la “rotta” sicura da percorrere per “riappropriarci” a livello emotivo del territorio – noi come scrittori, voi come lettori: riscoperta avvenuta a passo lento e con spirito critico, con rispetto ed amore per i luoghi. Qui nella foto ci troviamo sui basoli ben conservati di una strada romana (forse l’antica Via Astura, che collegava i Colli Albani con il mare), che borda la stupenda Pineta della Campana, presso Nettuno: la si incontra prendendo Via Selciatella – dall’eloquente nome – dalla Statale Pontina.


Camminando sulla storia a Tusculum

Tusculum è uno di quei luoghi magici del Lazio dove è netta la sensazione di “camminare sulla storia”: qui anzi avviene letteralmente, sui basoli cioè dell’antica Via Tuscolana.


La Torre delle Frattocchie

Agro Romano-Via Appia Antica, Torre Leonardo RCRLB

Semi nascosta dal disordine edilizio dell’omonimo sobborgo, sul tratto meno curato e visitato dell’Appia Antica, la Torre di Frattocchie costituisce uno dei tanti gioielli archeologici che si incontrano lungo questo magnifico percorso storico-paesaggistico. Ristrutturata nell’Ottocento come punto geodetico, la torre si innalza sui resti di un sepolcreto romano a dominio di un breve tratto di basolato, regalando un quadretto bellissimo ed inaspettato in una zona piuttosto degradata. Una curiosità: nei pressi del monumento, di fronte ad un punto informazioni del parco, si trova una fontanella, celebre e amatissima fra i locali, da cui sgorga un’ottima acqua minerale.