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Tra i castagneti di Soriano nel Cimino

Famosa per la sua “Faggeta monumentale”, Soriano nel Cimino sorprende pure per i suoi castagneti, con svariati esemplari secolari, che si estendono a quote più basse. In questo periodo il foliage dei castagni giunge al proprio culmine, per lasciare presto la scena alla lunga veste invernale.


Vallerano nei boschi

Il bel borgo di Vallerano, visto da Vignanello, appare immerso nei boschi di castagno dei Monti Cimini che in questo periodo si tingono delle magnifiche sfumature del foliage autunnale.


Sprazzi di foliage della Faggeta del Cimino

Sprazzi di foliage nella faggeta monumentale del Cimino, in questo periodo presa d’assalto dai fotografi, anche se il 2023 non verrà ricordato come l’anno migliore per i colori a causa del ritardo provocato dall’anomalo e persistente caldo di ottobre.


I faggi del Cimino

La Faggeta monumentale del Cimino – patrimonio dell’Umanità UNESCO – è uno dei boschi più amati ed apprezzati (anche se non il migliore in assoluto) per fotografare il foliage autunnale nel Lazio. Quest’anno tuttavia, a causa del caldo di settembre-ottobre, tale ricercato fenomeno tarda ad arrivare: occorrerà attendere almeno a fine mese, se non i primi di novembre per ammirare gli splendidi colori del Cimino in autunno e probabilmente stavolta non dureranno molto. Qui nell’immagine ne ammiriamo uno scatto di qualche anno fa.


In attesa del foliage…

Fra una o massimo due settimane “esploderà” lo spettacolo del “foliage” nelle aree appenniniche del Lazio: qui siamo lungo il sentiero per il Monte Autore (nel Parco Regionale dei Monti Simbruini), escursione facile e adatta anche alle famiglie (partendo da Campo dell’Osso), che permette di ammirare al meglio questo fenomeno naturale. Per le zone di mezza montagna e soprattutto per quelle collinari invece occorrerà aspettare la fine del mese o – se le temperature continueranno ad essere elevate – novembre per avere dei colori interessanti.


Salita autunnale alla “cattedrale di faggi”

Entrare nell’ultrasecolare Faggeta del Cimino è come varcare la porta di un’antica cattedrale affrescata con colori sfavillanti: da non perdere, in tutto questo periodo a cavallo fra ottobre e novembre, lo spettacolo del foliage in questo bosco “patrimonio dell’Umanità” dal 2017. Un luogo, oltretutto, non solo di grande bellezza naturalistica ma ricco anche di un fascino misterioso (cfr. “Lazio. I luoghi del mistero e dell’insolito – vol. 1”).


Foliage sui Simbruini

Metà ottobre è il momento perfetto per il “foliage” in montagna. Come da noi espresso in numerosi altri post, i Simbruini – montagne a cui siamo particolarmente legati – rappresentano forse la zona del Lazio che offre l’approccio più facile ed immediato a tale spettacolo, divenuto negli ultimi anni “di moda”. E’ stato interessante vedere in questo fine settimana numerose persone, “armate” di fotocamera, intente ad immortalare questa magnificenza, passeggiando sui facili sentieri di Livata-Campo dell’Osso. I Simbruini colpiscono in questo periodo per la bellezza dei verdi prati e per gli accecanti colori delle faggete, le cui chiome, a seconda dell’altitudine e delle piante, sfumano dal verde al giallo, dal bronzo al marrone. Ma occorre sbrigarsi: alle quote più alte la vegetazione è già quasi invernale!


Nelle terre etrusche del vino

Una delle zone vinicole più belle e pregiate del Lazio è quella che si estende nell’Alta Teverina Viterbese, a cavallo fra i Comuni di Civitella d’Agliano e Castiglione, sino ai confini con l’Orvietano. La coltivazione della vite ha qui radici antichissime, risalenti addirittura all’epoca etrusca. Ad ottobre, terminata la vendemmia, il paesaggio “vitato” inizia pian piano ad acquisire colori splendidi che raggiungono il loro apice a fine mese. Alcuni scorci si mostrano di grande eleganza. Raccomandiamo un tour su queste colline non solo agli appassionati di vino ma anche ai fotoamatori, non tralasciando, ovviamente, una visita ad una o più cantine storiche.


Il pastore e il foliage a Campo Minio

Negli ultimi anni è esplosa la moda del foliage, ossia l’osservazione e la fotografia dei boschi in autunno allorquando essi si colorano di magnifiche sfumature. Oggi sulla rete c’è un profluvio di articoli che invitano ad ammirare questo spettacolo della natura nel Lazio ma spesso si tratta di consigli imprecisi nella tempistica, che producono veri e propri buchi nell’acqua per chi viene dalla grande città ed è poco esperto dei ritmi della natura. Evidentemente chi li scrive non sa che il momento del foliage varia fortemente da zona a zona, a seconda dell’altitudine, della vegetazione e delle annate più o meno fredde. Allora, sempre nell’ambito di questo tema, capita di leggere di luoghi come la Valle del Treja indicati per fine settembre o per i primi di ottobre laddove il momento culminante per i boschi collinari e delle forre della Tuscia è novembre inoltrato: non siamo sulle Alpi e dunque da noi a settembre, tranne annate eccezionali e luoghi particolari, si può trovare qualche “colore” soltanto a quote molto alte. Ad ottobre man mano le cose iniziano a farsi interessanti in montagna e verso metà del mese si raggiunge rapidamente il clou soprattutto oltre i 1000 metri. I Simbruini sono una delle zone più gettonate a tal riguardo, sia per la bellezza dei boschi, che alle quote più elevate presentano magnifiche faggete inframezzate da qualche acero, e nell’area simbruina la zona di Livata-Campo dell’Osso è la più adatta a facili passeggiate in famiglia con i bambini. Qui nella foto siamo a Campo Minio, bellissima località facilmente raggiungibile sia a piedi che in auto da Campo dell’Osso e caratterizzata – oltre che dalla presenza di un osservatorio astronomico – dall’antica attività pastorale, il che la rende ancora più interessante e affascinante. Attenzione però: sui Simbruini a quote alte il foliage può essere effimero e basta un autunno particolarmente fresco per far volgere in poco tempo il manto arboreo alla veste invernale. Se siete dunque interessati al foliage, preparate una gita per metà ottobre sui Simbruini: non ve ne pentirete!


Le chiome dei Lepini

Mti Lepini-Pian della Faggeta, colori dei boschi 1 RCRLB

All’inizio dell’inverno i boschi dei Lepini appaiono rivestiti di colori pastellati.


Stradina sul Piano di Cottanello

Il piacevole sentiero che attraversa i “Prati di Sotto”, sui Piani di Cottanello, ove si trova il pittoresco villaggio pastorale abbandonato delle Casette.


Nella Valle del Simbrivio

I colori festosi dell’autunno nella Valle del Simbrivio contrastano con l’atmosfera tetra di questi giorni, in cui ombre grigie sembrano allungarsi sulle nostre vite e sulle nostre libertà fondamentali…


Autunno pieno a Campominio

Ancora i colori dell’autunno nella Valle del Monte Autore…


Faggeta autunnale ai piedi di Monte Autore

Questo è il periodo di massimo splendore nelle faggete del Centro-Italia: uno spettacolo (gratuito) da non perdere! Qui siamo sui Monti Simbruini, alle falde del Monte Autore. La speranza è di poter godere della bellezza della natura e della vita all’aria aperta, cose ESSENZIALI per un’esistenza piena e sana, in un momento drammatico in cui qualcuno, senza alcun motivo valido ed inoppugnabile, vorrebbe privarcene.


Tempo d’autunno nelle vigne della Teverina

Tempo di foliage nelle vigne della Teverina: qui siamo nei pressi di Vaiano, frazione di Castiglione in Teverina.


Foliage nei boschi di Vetralla

L’autunno pieno, con i suoi colori, “infiamma” la Macchia delle Valli, alle porte di Vetralla, nei pressi del misterioso “Tempio di Demetra”.

Nella Val di Canneto ad ottobre

Mti della Meta-Val di Canneto, paesaggio 1 RCRLB.JPG

Compresa nel Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, e nota per un venerato santuario di origini antichissime, la Val di Canneto, nel Comune di Settefrati, offre un paesaggio alpestre ed è stata recentemente sottoposta ad un riuscito intervento di valorizzazione ambientale. Assai frequentato è il sentiero che sale alla magnifica località di Tre Confini, ove in questo periodo si può ascoltare il bramito dei cervi in ​​amore ed avvistare interni branchi di questi animali selvatici. Altro motivo di interesse è il foliage delle faggete che sta per raggiungere il suo massimo.


Fra le vigne di Castiglione in Teverina…

Teverina-Vigneto fra Castiglione e Lubriano 2b RCRLB.JPG

Ancora uno scorcio dalla splendida Teverina: ad ottobre le vigne si colorano di oro e rubino, dando vita ad uno degli spettacoli più belli dell’anno. Qui siamo fra Castiglione in Teverina e Lubriano, in una zona agreste di grande bellezza, curata dalla mano sapiente dell’uomo che ha trovato una convivenza armoniosa con la natura.


Panorama tardo-autunnale da Vitorchiano

Vitorchiano-Panorama 2 RCRLB.JPG

L’incantevole panorama tardo-autunnale sulla Valle del Vezza dallo splendido borgo medievale di Vitorchiano, situato fra i Monti Cimini e la Teverina Viterbese.


Vedute del Monte Autore a metà ottobre

Mti Simbruini-Vedute del Mte Autore 4 RCRLB.JPG

Il magnifico panorama che si gode dalle Vedute del Monte Autore, nel cuore dei Monti Simbruini, a pochi km dall’area sciistica di Livata-Campo dell’Osso. Appaiono la profonda Valle del Simbrivio, ricoperta da immense foreste di faggio ed acero e le cime principali dei Simbruini, ossia Viglio, Cotento e Tarino. Sopra i 1600-1700 m. il foliage è già quasi tardo-autunnale, con le distese rosseggianti di boschi mentre più in basso, fino a quota 1.000 circa l’autunno è nel suo colmo più spettacolare, con gli aceri accesi di rosso e di giallo a chiazzare come esplosioni di colore le faggete, che sfumano dal verde delle piante più “pigre” all’arancio e al rosso mattone di quelle più avanti nella depigmentazione.