Il piacevole sentiero che attraversa i “Prati di Sotto”, sui Piani di Cottanello, ove si trova il pittoresco villaggio pastorale abbandonato delle Casette.
I colori festosi dell’autunno nella Valle del Simbrivio contrastano con l’atmosfera tetra di questi giorni, in cui ombre grigie sembrano allungarsi sulle nostre vite e sulle nostre libertà fondamentali…
Questo è il periodo di massimo splendore nelle faggete del Centro-Italia: uno spettacolo (gratuito) da non perdere! Qui siamo sui Monti Simbruini, alle falde del Monte Autore. La speranza è di poter godere della bellezza della natura e della vita all’aria aperta, cose ESSENZIALI per un’esistenza piena e sana, in un momento drammatico in cui qualcuno, senza alcun motivo valido ed inoppugnabile, vorrebbe privarcene.
Compresa nel Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, e nota per un venerato santuario di origini antichissime, la Val di Canneto, nel Comune di Settefrati, offre un paesaggio alpestre ed è stata recentemente sottoposta ad un riuscito intervento di valorizzazione ambientale. Assai frequentato è il sentiero che sale alla magnifica località di Tre Confini, ove in questo periodo si può ascoltare il bramito dei cervi in amore ed avvistare interni branchi di questi animali selvatici. Altro motivo di interesse è il foliage delle faggete che sta per raggiungere il suo massimo.
Ancora uno scorcio dalla splendida Teverina: ad ottobre le vigne si colorano di oro e rubino, dando vita ad uno degli spettacoli più belli dell’anno. Qui siamo fra Castiglione in Teverina e Lubriano, in una zona agreste di grande bellezza, curata dalla mano sapiente dell’uomo che ha trovato una convivenza armoniosa con la natura.
L’incantevole panorama tardo-autunnale sulla Valle del Vezza dallo splendido borgo medievale di Vitorchiano, situato fra i Monti Cimini e la Teverina Viterbese.
Il magnifico panorama che si gode dalle Vedute del Monte Autore, nel cuore dei Monti Simbruini, a pochi km dall’area sciistica di Livata-Campo dell’Osso. Appaiono la profonda Valle del Simbrivio, ricoperta da immense foreste di faggio ed acero e le cime principali dei Simbruini, ossia Viglio, Cotento e Tarino. Sopra i 1600-1700 m. il foliage è già quasi tardo-autunnale, con le distese rosseggianti di boschi mentre più in basso, fino a quota 1.000 circa l’autunno è nel suo colmo più spettacolare, con gli aceri accesi di rosso e di giallo a chiazzare come esplosioni di colore le faggete, che sfumano dal verde delle piante più “pigre” all’arancio e al rosso mattone di quelle più avanti nella depigmentazione.
Lo scenario fantastico di Calcata e della Valle del Treja a fine novembre. Il borgo tufaceo si protende come una penisola nella vallata che dà il suo meglio nel foliage autunnale.
Torniamo anche quest’anno, a novembre, nell’incantevole faggeta del Monte Cimino, presso Soriano, per godere il foliage in uno dei boschi più belli d’Italia, apice dell’antica Selva Cimina che tanto incuteva timore ai legionari romani. Anche se i colori non sono quelli del 2015, lo spettacolo e soprattutto l’atmosfera misteriosa rimangono notevoli.
A novembre le faggete d’alta quota dei Monti Simbruini hanno già messo il loro vestito invernale. Mentre nei boschi misti a circa mille metri d’altitudine e nelle faggete fino a circa 1300 metri i colori si mostrano in questi giorni al massimo del proprio splendore, man mano che si sale i faggi risultano sempre più spogli. Dall’alto delle cime si può apprezzare un suggestivo colpo d’occhio su queste compatte distese “rosse”.
Novembre è la metafora della vita: tanto bella quanto fugace; tanto preziosa che non bisogna perder tempo nel coglierne l’essenza. Così a novembre la natura regala spettacoli emozionanti e gratuiti di cui tutti possiamo godere ma le giornate sono cortissime e spesso, per chi come me ama camminare e fotografare, si fa una corsa contro il tempo. Novembre è mese per spiriti forti e puri, impavidi nel volersi emozionare nel profondo. E’ il momento più romantico dell’anno. Non è bucolico, radioso e gioioso come la primavera. E’ una bellezza malinconica, e rapida nel morire. Non tutti possono capirlo o amarlo. I superficiali lo odiano addirittura. Novembre è mese scomodo, è come la verità che si vuol negare: la pura bellezza nell’innocenza strugge soltanto chi sa vederla. Ed inesorabile fugge via. Carpe diem.
Qui di seguito alcune immagini di come si presenta fra ottobre e novembre la Faggeta del Monte Cimino (che ospita per la verità anche altre specie arboree, in primis castagni): uno spettacolo magnifico da non perdere assolutamente.
Le faggete dei Monti Simbruini, nell’Alta Valle dell’Aniene, possiedono un grande fascino. Fitte e maestose, costituiscono, assieme a quelle dei contigui Ernici, una delle aree di faggio più estese d’Europa. In autunno si può ammirare il magnifico foliage delle foreste dei Simbruini, arricchito anche dalla presenza di aceri e carpini.
Commenti recenti