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Le forre del mistero

Lo avrete capito: abbiamo da sempre un debole per questa valle, che esprime un misto di magia e mistero e che abbiamo fotografato più volte nel corso degli anni. Questo paesaggio quasi “primordiale” si sposa infatti con le suggestioni storiche ed archeologiche, se pensiamo che queste alture, oggi rivestite interamente di boschi, furono in tempi antichissimi occupate da insediamenti falisci, talvolta semplici villaggi (pagi) talaltra siti a carattere sacrale. Il panorama (meraviglioso a 360°) è ripreso da Calcata Vecchia, il famoso “paese delle streghe” (e dei gatti, aggiungiamo noi), nel cuore dello splendido Parco Regionale Valle del Treja.


La “Grande muraglia volsca”

La “Grande muraglia volsca”: così potremmo definire la monumentale opera di fortificazione che dal pianoro dell’antichissima città di Circeii scende arditamente lungo un declivio della mitica “Isola Eea” – così come veniva definito in tempi remoti il Promontorio del Circeo. In realtà la fondazione di Circeii – così come l’edificazione delle sue poderose mura ciclopiche – rimane avvolta nell’incertezza di fonti storiche contrastanti. Di certo fu contesa da Romani e Volsci, prima di finire stabilmente sotto l’influenza e poi il dominio dell’Urbe. Questo straordinario colpo d’occhio è visibile dalla strada che conduce alle “Batterie”, località ben nota ai bagnanti per le sue splendide calette rocciose. Un luogo, il Circeo, che non smette di stupire ed affascinare, con il suo mix irresistibile di natura, archeologia, miti e leggende (cfr. “Lazio. I luoghi del mistero e dell’insolito – vol. 2”).


Sull’antico sentiero di Albalonga

L’ombroso e antico sentiero (negli ultimi anni risistemato) che dalla zona del Convento dei Cappuccini di Albano conduce al Convento di Palazzolo in un paio di orette scarse, costeggiando un acquedotto romano e percorrendo il bordo craterico del Lago di Castel Gandolfo, con vedute mozzafiato sull’omonimo borgo, sul sottostante bacino, su Roma e (nelle giornate limpide) sulla Campagna Romana settentrionale sino al Soratte, la Tolfa, i Cimini, i Sabini e gli Amerini. Una camminata da “convento a convento”, dunque, ma non solo: a circa metà del percorso, un viottolo in discesa permette di arrivare – non senza difficoltà – all’Eremo di Sant’Angelo in lacu, altro luogo di forte spiritualità. Verso la fine si aprono le misteriose Grotte di Palazzolo, rifugio nel corso di secoli di “santi” e di “briganti”. Insomma, un percorso straordinario che racchiude molteplici valori e che andrebbe fatto conoscere di più anche al turismo straniero, magari assicurando l’apertura e la fruibilità dei due complessi monastici, che attualmente si presentano chiusi al pubblico.


Simboli stregoneschi a Sermoneta?

Nella stretta viuzza a saliscendi che dal belvedere di Sermoneta conduce alla Chiesa di San Michele Arcangelo – con i suoi simboli templari – ad un certo punto appare, su un gradino, il simbolo della “Stella a Cinque Punte” (o “Pentacolo”), di oscura origine e da sempre collegato all’occultismo. Per saperne di più: “Lazio. I luoghi del mistero e dell’insolito – vol. 2”.


Nel giardino della farmacia di Trisulti

Il giardino della Certosa di Trisulti, caratterizzato da un “labirinto” di bizzarre siepi, accompagna il visitatore alla celeberrima e misteriosa farmacia dei monaci, con i suoi elementi esoterici e misteriosofici. Per saperne di più si consiglia la nostra nuova guida, appena uscita, sul Lazio meridionale.


Chiostro di Valvisciolo

Nel bel chiostro in stile cistercense dell’Abbazia di Valvisciolo (XII sec.), nei pressi di Norma, numerosi simboli rivelano la presenza dei Cavalieri Templari nonché la profonda dottrina misteriosofica di questo ordine monacale: come il famoso Sator, che qui appare in una rarissima forma circolare.


La volta di Santa Maria dell’Assunta ad Amaseno

La volta affrescata della Chiesa di Santa Maria dell’Assunta ad Amaseno, del XII secolo. Si tratta di una delle chiese più belle del Lazio meridionale, ove nitido risulta lo stile gotico-cistercense. Nella struttura alcuni elementi misteriosofici richiamano la presenza dei Cavalieri del Tempio, i quali com’è noto furono assai attivi nel Basso Lazio. Inoltre l’edificio sacro è noto per il “miracolo del sangue” di San Lorenzo, che si scioglie ogni 10 agosto in occasione della ricorrenza del Santo. Per saperne di più: “Lazio. I luoghi del mistero e dell’insolito”.


La Villa dei Quintili dall’Appia Antica

Costruita nella prima metà del II secolo d. C. da due nobili consoli, la grandiosa Villa dei Quintili si affaccia con i suoi ruderi su uno degli angoli più suggestivi della Via Appia Antica, a pochi chilometri a sud di Roma. Al fascino storico e paesaggistico si sommano in questo luogo svariate leggende popolari: per saperne di più si faccia riferimento alla nostra guida “Lazio. I luoghi del mistero e dell’insolito”.


Sul Torrente Subissone

Il Torrente Subissone, lungo il Sentiero del Fiore (a valle di Torre Alfina) crea angoli magici dove par quasi di potersi aspettare la comparsa del “piccolo popolo”… Per saperne di più su Torre Alfina: “Lazio. I luoghi del mistero e dell’insolito”.


Il Giardino dei Tarocchi

Capalbio-Giardino dei Tarocchi 1 RCRLB

Ideato alla fine degli anni Settanta dall’artista franco-statunitense Niki de Saint Phalle -che vi abitò per molti anni in una straordinaria residenza – il Giardino dei Tarocchi si trova in piena Maremma, sul confine fra Toscana e Lazio (Comune di Capalbio), e costituisce uno dei luoghi più insoliti e “fantastici” d’Italia.


Il Casino di Piacere di Villa Farnese a Caprarola

Caprarola-Palazzo Farnese, Casino di Piacere 1 RCRAO

L’elegante Casino di Piacere dei giardini superiori del cinquecentesco Palazzo Farnese a Caprarola. Ricco di riferimenti misteriosofici (tanto da essere ritenuto una vera e propria “dimora filosofale”), il vasto complesso farnesiano è un proverbiale esempio di armonia fra arte, architettura e natura: per saperne di più si consiglia la lettura della nostra guida “Lazio. I luoghi del mistero e dell’insolito”


Cercando il Montecchio delle streghe

Il Monte San Valentino, cono avventizio che domina il borgo rinascimentale di Bagnaia con la sua croce. Nei pressi si innalza il misterioso “Montecchio delle streghe”, luogo di leggende popolari.


Discesa nella valle incantata…

La discesa dall’Altopiano del Caiolo alla forra di San Giuliano appare quasi come una porta verso il mondo del fantastico. Ma è la pura realtà di un parco splendido, quello di Marturanum, in cui le vestigia etrusche, romane e medievali si fondono con una natura incantevole.


La Ruota della Vita nel Foro Romano

Il misterioso ed antichissimo simbolo della Ruota della Vita, di origine orientale, vistosamente inciso su una lastra della pavimentazione del Foro Romano.

Qui fu Castro

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Un elegante frammento rinascimentale dalla struggente “città morta” di Castro, distrutta nel XVII secolo e oggi persa nella Maremma Viterbese.


Convento di San Francesco a Sermoneta

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Il Convento di San Francesco a Sermoneta, baciato da una luce di primo autunno … Un luogo avvolto dal mistero …


Scorcio temporalesco dell’Isola Bisentina

Lago di Bolsena-Isola Bisentina, scorcio 1 RCRLB

Un suggestivo scorcio temporalesco della misteriosa Isola Bisentina, con in evidenza una delle svariate cappelle rinascimentali farnesiane che vi sorgono.


Lago di Bolsena-Isola Bisentina al tramonto

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La misteriosa Isola Bistentina, nel Lago di Bolsena, in un tramonto estivo. Sullo sfondo il profilo turrito del borgo di Valentano.


Grotte di Palazzolo

Palazzolo-Grotte 1 RCRLB

Uno degli antri delle misteriose Grotte di Palazzolo, a poca distanza da Rocca di Papa ed Albano, a balcone sul Lago di Castel Gandolfo. Vicine ad un convento medievale, queste cavità furono utilizzate come miniere di pietra nel periodo romano e medievale ma alcuni studiosi ipotizzano per esse anche la funzione di prigioni in epoche imprecisate. Da sicure fonti storiche è documentata la frequentazione della zona da parte di bande brigantesche nel Sette-Ottocento. In tempi recenti invece questi spechi hanno ospitato, a quanto pare, messe sataniche e altri riti similari: per tale motivo negli ultimi anni l’accesso in auto al piazzale del monastero è stato giustamente vietato, limitando quindi la possibilità di frequentazioni inopportune delle stesse grotte, che rimangono viceversa visitabili con una bellissima e panoramica passeggiata.


L’Orso di Pietra del Circeo

Mte Circeo-Scogliera del Faro, scultura naturale RCRLB

La piccola scogliera del Faro offre uno degli angoli più romantici del Circeo, luogo pregno di magia e mistero. E’ costituita da un declivio roccioso molto accidentato, aperto da grotte e caratterizzato da curiose e talvolta sorprendenti formazioni calcaree: si notano infatti in alcuni punti delle vere e proprie “sculture naturali” create dall’erosione del mare e degli agenti atmosferici, come il cosiddetto “Orso di pietra”, nella foto, che sorveglia un minuscolo laghetto.