Il “borgo fantasma” di Roccasecca Vecchia spicca sin da lontano per la mole imponente del diroccato Castello dei Conti d’Aquino e sorveglia le belle valli del Melfa e del Liri. Qui tutto parla della figura di San Tommaso, teologo e filosofo di somma importanza per la dottrina cattolica, cui è dedicata una chiesa trecentesca di semplici forme romaniche. Salendo qui, dopo numerosi scalini, si ha la netta sensazione di un luogo “sacro”, che induce alla riflessione.
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Il Castello di Alvito
Il poderoso Castello Cantelmo ad Alvito domina la verde Val di Comino, offrendo uno scorcio di epica bellezza con lo sfondo dei Monti della Meta. Per saperne di più su questo e gli altri manieri della Ciociaria: “I castelli perduti del Lazio… e i loro segreti”. Per creare un itinerario nella zona alla ricerca di luoghi misteriosi si consiglia invece: “Lazio. I luoghi del mistero e dell’insolito – vol. 2”.
La torre di San Donato
La torre di San Donato Val di Comino si erge all’apice dell’abitato – antico castrum longobardo – dominandone i tetti e il paesaggio circostante. Fu costruita ai primi del Duecento dai Conti d’Aquino, signori di queste terre, come struttura di avvistamento: vi si accedeva tramite un’apertura in alto, raggiungibile con una scala. Una leggenda medievale riporta che sotto di essa si aprisse un cunicolo sorvegliato da un drago… Per saperne di più di luoghi e leggende della Val di Comino: “Lazio. I luoghi del mistero e dell’insolito – vol. 2”.
Panorama dalla “Strada del Diavolo”
Chiamata la “Strada del Diavolo” per via della sua curiosa ed inquietante numerazione, la Strada Statale 666 è uno degli accessi più spettacolari alla Val di Comino per chi provenga da Sora. Oltre ad uno sfuggente panorama sul Lago di Posta Fibreno, accompagnano il viaggio scorci indimenticabili sulle selvagge alture carsiche marsicane e sulla verde conca cominense.
Mura megalitiche in Val di Comino
Resti di mura megalitiche nella campagna di San Donato Val di Comino. Una presenza costante in Ciociaria, questa tipologia muraria: per saperne di più e crearsi eventualmente un itinerario “a tema”, si consiglia la nostra guida “Lazio. I luoghi del mistero e dell’insolito – vol. 2”.
Lungo le mura di Castro dei Volsci
Castro dei Volsci è un pittoresco paesino medievale arroccato alle pendici dei Monti Ausoni, nel cuore della Ciociaria. Inserito fra i “Borghi più belli d’Italia”, offre vie acciottolate, resti di mura turrite, case in pietra e ampi panorami, oltre che aria pulita e un’ottima enogastronomia. Ancora vive sono inoltre le tradizioni, esaltate dagli eventi che animano il centro nel corso dell’anno, fra cui spicca il Presepe Vivente, uno dei più coinvolgenti di tutto il Lazio per il suo carattere spontaneo ed autentico di “festa paesana di altri tempi”. La musica e i costumi ciociari sono protagonisti di queste goliardiche serate, assieme al simpatico dialetto e alla calorosa accoglienza della gente del posto.
Fredda atmosfera al Castello dei Conti d’Aquino
La severa atmosfera autunnale avvolge le rovine del Castello dei Conti d’Aquino a Roccasecca: per saperne di più di questo affascinante monumento si faccia riferimento alla nostra guida “I castelli perduti del Lazio… e i loro segreti”.
Scorcio epico nella Valle del Melfa
La Ciociaria offre numerosi “paesaggi epici”, forse i più potenti a livello iconico di tutto il Lazio. Rocche e castelli, spesso diruti si affacciano da orridi vertiginosi o su ampie vallate, sormontati da maestose montagne appenniniche. Tutto racconta di tragiche storie e memorie d’armi di famiglie aristocratiche, di feudatari, di invasioni, di papi e imperatori. Uno dei complessi più spettacolari è quello di Roccasecca Vecchia, legata alla figura di San Tommaso d’Aquino e oggi interessata dal “cammino” in suo onore. Dalla strada per Colle San Magno si gode questo scorcio meraviglioso, che lascia senza fiato soprattutto al tramonto. Paesaggi pregni di spiritualità e mistero assolutamente da riscoprire. Per saperne di più: “Lazio. I luoghi del mistero e dell’insolito – vol. 2” e “I castelli perduti del Lazio”.
Una via di Santopadre
Perso su un solitario costone della Valle del Melfa, laddove essa si restringe creando una forra, Santopadre sorprende il visitatore con i suoi intatti vicoli in pietra. Il borgo è toccato dal Cammino di San Benedetto, ed è annoverabile a diritto fra i “borghi segreti” del Lazio che meritano assolutamente di essere riscoperti. La zona del resto – una delle più belle di tutto il Lazio meridionale – custodisce innumerevoli valenze architettoniche, spirituali, paesaggistiche, letterarie ed archeologiche, il tutto immerso in un alone di leggenda: per saperne di più consigliamo la nostra guida “Lazio. I luoghi del mistero e dell’insolito – vol. 2”.
Montattico, una gemma nel verde
Come una gemma segreta incastonata nel verde: Montattico è un remoto borgo della Val di Comino occidentale, che la tradizione vuole sorto sul sito di una villa appartenuta a Tito Pomponio Attico, amico (nonché editore) di Cicerone. L’area del paese è caratterizzata da numerosi pozzi per la raccolta dell’acqua piovana. Posto alle pendici del Monte Cairo, questo piccolo villaggio dà accesso al mondo di wilderness di Campo del Popolo e degli altri aspri altopiani carsici, solcati da antichissimi tratturi.
Vicolo con arco ad Ausonia
Luci ed ombre si contendono la scena tra i vicoli in pietra di Ausonia, borgo appartenente al Parco Regionale dei Monti Aurunci, fra la Ciociaria e il Golfo di Gaeta. Luoghi di misteri legati alle antichissime civiltà preromane e di leggende di streghe e briganti.
Scorcio di Alvito
Le case di Alvito, splendido borgo della Val di Comino caratterizzato dalla successione di agglomerati posti a diverse altitudini: nella parte più alta la frazione di Castello, che ospita l’antica fortezza dei Cantelmo. Per saperne di più. “I castelli perduti del Lazio… e i loro segreti”.
Il Castello di San Casto a Sora
Nel cortile del maestoso Castello di San Casto a Sora: per saperne di più “I castelli perduti del Lazio… e i loro segreti”.
Chiesa di San Tommaso a Roccasecca Vecchia
La Chiesa di San Tommaso d’Aquino (XIV sec.) vista dalle rovine di Roccasecca Vecchia, con lo sfondo della Piana del Melfa. Siamo in uno dei luoghi più suggestivi del Basso Lazio, ove le memorie del Doctor Angelicus sembrano permeare ogni antica pietra.
Il Castello dei Conti d’Aquino e la Luna
Il Castello dei Conti d’Aquino, a Roccasecca Vecchia, si illumina in un pomeriggio autunnale, “sorvegliato” dalla Luna. Per maggiori info: “I castelli perduti del Lazio… e i loro segreti”.
Il Lago di Posta Fibreno
Lo spettacolare panorama sul Lago di Posta Fibreno, visto dall’omonimo borgo, alle porte della Val di Comino. In basso sulla sinistra spicca la cosiddetta “Rota”, l’isola “galleggiante” di torba e radici citata sin nell’antichità da Marco Terenzio Varrone e da Plinio il Vecchio.
Arpino-Veduta della Civita Vecchia
La Civita Vecchia, con la sua magnifica fusione di elementi architettonici pre-romani e medievali, domina dall’alto la deliziosa cittadina di Arpino. Qui ne osserviamo uno scorcio crepuscolare: uno dei borghi più suggestivi del Lazio, un luogo che da solo vale un viaggio, magari lungo il “Cammino di San Benedetto”, che attraversa proprio questa zona.
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