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La Chiesa di San Tommaso a Roccasecca Vecchia

Il “borgo fantasma” di Roccasecca Vecchia spicca sin da lontano per la mole imponente del diroccato Castello dei Conti d’Aquino e sorveglia le belle valli del Melfa e del Liri. Qui tutto parla della figura di San Tommaso, teologo e filosofo di somma importanza per la dottrina cattolica, cui è dedicata una chiesa trecentesca di semplici forme romaniche. Salendo qui, dopo numerosi scalini, si ha la netta sensazione di un luogo “sacro”, che induce alla riflessione.


Le absidi dell’Abbazia di Santa Maria di Falleri

Un aspetto quasi “british” dell’Agro Falisco nel punto in cui si erge – nel severo paesaggio invernale – la mole romanica dell’Abbazia di Santa Maria di Falleri. Fondata nel XII dai cistercensi, sorveglia l’antico tracciato della Via Amerina, sui resti della città romana di Falerii Novi.


Tuscania-Basilica di San Pietro

Lo straordinario fascino medievale della Basilica di San Pietro, capolavoro romanico, vanto di Tuscania: monumento ricco di sovrapposizioni architettoniche e religiose nonché di simboli sacri, in un continuum di utilizzazioni che va dall’epoca etrusca a quella odierna.


Il campanile di San Salvatore a Vasanello

Il bellissimo campanile della Chiesa di San Salvatore (XI sec.) a Vasanello, uno dei più insigni monumenti romanici della Tuscia Viterbese.


L’Eremo di San Sebastiano presso Rocchette

Costruito nel XIV secolo forse dai Francescani, l’Eremo di San Sebastiano domina, con le sue forme romaniche, un piccolo terrazzo naturale dei Monti Sabini e conserva al suo interno resti di affreschi attribuiti al pittore locale Girolamo Troppa. Si trova nel Comune di Torri in Sabina, più precisamente nelle vicinanze del suggestivo borgo medievale di Rocchette, da cui si può raggiungere tramite un breve ma ripido sentiero. Di recente l’edificio è stato sottoposto a restauro, tuttora in corso. Auspichiamo che i lavori di risistemazione degli spazi esterni vengano svolti con estrema attenzione al rispetto della bellezza del luogo.


Il Monastero dei Santi Quattro Coronati a Roma

Uno scorcio dal basso della Basilica-Monastero dei Santi Quattro Coronati a Roma. Situata nei pressi del Colosseo, prende il nome dai Santi Severo, Severiano, Carpoforo e Vittorino, soldati romani che qui furono martirizzati per non aver voluto uccidere dei cristiani. Il complesso ha l’aspetto di una sorta di fortezza (fu parte delle fortificazioni lateranensi) e si inserisce nel contesto di una “Roma medievale” ancora poco visitata e conosciuta a livello tematico. E’ caratterizzato dalla torre campanaria in laterizi dell’XI secolo, sormontata da una bella quadrifora. Le sue strutture – la cui origine (voluta da papa Melchiade) risale al IV secolo dunque all’epoca costantiniana – fondono l’architettura paleocristiana, quella carolingia e il romanico. Nel Medioevo il monastero ebbe una storia ricca e assai travagliata: devastato nel 1084 dai Normanni di Roberto il Guiscardo fu poi riedificato da papa Pasquale II ai primi del XII secolo. Nel 1246 venne costruita la Cappella di San Silvestro, che narra della curiosa leggenda del battesimo di Costantino da parte di papa Silvestro I. Nel 1265 l’edificio ospitò il nobile francese Carlo d’Angiò, re di Sicilia. Nei secoli successivi prima passò ai camaldolesi e infine alle suore agostiniane che lo tengono tuttora. Fu sede anche di un’ospizio per orfane e zitelle. L’interno della chiesa, colmo di opere d’arte, è di profonda suggestione così come lo splendido chiostro duecentesco.


San Pietro e il cielo

Le suggestive absidi della romanica Chiesa di San Pietro (XII sec.) a Norchia, viste dal basso.


Chiostro di Valvisciolo

Nel bel chiostro in stile cistercense dell’Abbazia di Valvisciolo (XII sec.), nei pressi di Norma, numerosi simboli rivelano la presenza dei Cavalieri Templari nonché la profonda dottrina misteriosofica di questo ordine monacale: come il famoso Sator, che qui appare in una rarissima forma circolare.


Chiesa di San Tommaso a Roccasecca Vecchia

La Chiesa di San Tommaso d’Aquino (XIV sec.) vista dalle rovine di Roccasecca Vecchia, con lo sfondo della Piana del Melfa. Siamo in uno dei luoghi più suggestivi del Basso Lazio, ove le memorie del Doctor Angelicus sembrano permeare ogni antica pietra.


Tivoli-Via del Colle

Com’è noto Tivoli è una “piccola Roma”, un vero e proprio “museo a cielo aperto”. Fra i luoghi più suggestivi c’è senza dubbio Via del Colle, su cui prospettano antichi edifici civili e – a metà della stradina – la romanica Chiesa di San Silvestro (XI-XII  sec.), di cui nell’immagine si vede il campanile a vela e che all’interno custodisce pregevoli affreschi medievali. 


Tuffo nel Medioevo a Tarquinia

Tarquinia è una cittadina splendida. Sono innumerevoli gli scorci evocativi, sia nel paesaggio urbano sia a livello di panorami. Qui siamo nella suggestiva piazzetta che ospita la romanica Chiesa di San Martino (XI secolo), cuore del pregevole centro storico medievale.


Chiesa di Santa Vittoria presso Monteleone Sabino

Poco fuori dall’abitato di Monteleone Sabino e a pochi passi dal sito archeologico dell’antica città sabino-romana di Trebula Mutuesca (di cui ingloba alcuni reperti), la romanica Chiesa di Santa Vittoria (XII sec.) è una delle pievi rurali più suggestive del Lazio.


Svastiche nel Duomo di Ferentino

Oggi consideriamo la svastica un emblema nazista ma in realtà si tratta di un simbolo antichissimo con un significato del tutto positivo, attinente al bene e al sole, mantenutosi nella cultura cristiana. Eccolo campeggiare sul soffitto del Duomo dei Santi Giovanni e Paolo a Ferentino.


Chiesa di San Martino a Tarquinia

Tarquinia-Chiesa di S. Martino 1 RCRLB

La romanica Chiesa di San Martino, nel cuore della Tarquinia medievale. Per saperne di più sugli aspetti misteriosi di questa bellissima cittadina d’arte si faccia riferimento alla nostra guida “Lazio. I luoghi del mistero e dell’insolito”.


Soriano nel Cimino-Chiesa di San Giorgio

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La deliziosa Chiesa di San Giorgio, appena fuori dall’abitato di Soriano nel Cimino. Fu edificata in forme romaniche tra il X e il XII secolo e presenta nella facciata una ricca decorazione a bassorilievi di interesse iconologico. Per saperne di più di Soriano e delle sue bellezze si faccia riferimento alla nostra guida “Lazio. I luoghi del mistero e dell’insolito”.


Scorcio crepuscolare a Tarquinia

Uno scorcio al crepuscolo di autentico sapore “medievale” a Tarquinia, nei pressi della Chiesa di San Pancrazio, dominato da una delle tante torri della città.

Campanile di Santa Maria in Vescovio

Il bel campanile romanico del Santuario di Santa Maria della Lode a Vescovio, nei pressi di Torri in Sabina.

Rovine di Santa Maria del Piano ad Orvinio

La Sabina è terra di “luoghi dello spirito”: vi si susseguono eremi e monasteri, conventi, pievi e abbazie che puntellano il paesaggio donandogli un’aurea sacrale. La cornice naturale, sempre splendida ed integra, contribuisce a tale atmosfera sospesa. Qui siamo fra le romantiche rovine dell’Abbazia di Santa Maria del Piano, ai piedi di Orvinio, in un’area interna ed isolata dei Monti Lucretili. Spiccano la facciata romanica, l’interno senza copertura della chiesa e il magnifico campanile: il monumento risale al XI secolo (ma una leggenda lo vuole fondato da Carlo Magno nel IX) ed è attualmente oggetto di un attento restauro che si auspica venga completato a breve. Ci troviamo in uno dei punti più suggestivi del Cammino di San Benedetto, il cui ideatore, Simone Frignani, ha definito Santa Maria del Piano la “piccola San Galgano della Sabina”.

Viterbo-Chiesa di San Sisto

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Uno scorcio architettonico della Chiesa di San Sisto a Viterbo, piccolo gioiello romanico poco conosciuto, nei pressi di Porta Romana.


Pieve di San Giuliano presso Barbarano

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La suggestiva chiesetta rurale di San Giuliano, di origine romanica e circondata da tombe etrusche, nel Parco Regionale Marturanum: siamo all’interno del Comune di Barbarano Romano (VT), nella Valle del Biedano, vero “cuore” della Maremma Laziale.