Un’immagine senza tempo e senza bisogno di commenti per augurarvi una buona Pasqua, foriera d’amore, pace e riflessioni. Qui siamo nella magnifica Valle dei Calanchi di Bagnoregio (in procinto di essere dichiarata “patrimonio dell’umanità dall’Unesco) sul crinale della “via delle creste”, aereo percorso che attraversa una parte della vallata regalando scorci mozzafiato. Per saperne di più su Bagnoregio e i suoi dintorni, riguardo agli aspetti più suggestivi si consiglia la nostra guida “Lazio. I luoghi del mistero e dell’insolito”.
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Campagna orvietana presso Canale

L’eleganza formale della campagna della Tuscia Orvietana a pochissimi chilometri dal confine regionale, sulla stupenda strada per Lubriano. Più o meno in questa zona transita la Via Romea-Germanica, antica strada di pellegrinaggio oggi ripresa con un interessante Cammino che costituisce una variante orientale della Via Francigena.
Caprarola-Palazzo Farnese, Giardini Superiori

Uno scorcio dei magnifici Giardini Superiori di Palazzo Farnese a Caprarola, sublime esempio di “dimora filosofale”: un luogo unico, dove la bellezza incontra la sapienza. Per saperne di più: “Lazio. I luoghi del mistero e dell’insolito – Vol. 1“.
Cavalli in Maremma e libertà
Cavalli in libertà nelle grandi e solitarie distese collinari della Maremma Laziale (qui siamo nella località di Lascocanale, fra Tuscania e Tarquinia): è un’immagine non rara da queste parti ma che regala ogni volta pure sensazioni di libertà, in una natura indomita seppur sapientemente modellata dall’uomo e ove il “respiro etrusco” è sempre nell’aria…
I tentacoli del Lago di Rascino
La straordinaria forma “a polipo” del Lago di Rascino, con i suoi azzurri tentacoli che si espandono nella grande piana.
Fra i prati fioriti di Rascino
In questo periodo l’incantevole Altopiano di Rascino, sui Monti del Cicolano, è tutto in fiore. Uno spettacolo da non perdere!
Fra le vigne di Castiglione in Teverina…
Ancora uno scorcio dalla splendida Teverina: ad ottobre le vigne si colorano di oro e rubino, dando vita ad uno degli spettacoli più belli dell’anno. Qui siamo fra Castiglione in Teverina e Lubriano, in una zona agreste di grande bellezza, curata dalla mano sapiente dell’uomo che ha trovato una convivenza armoniosa con la natura.
Distese ai bordi della Selva del Lamone
Le incontaminate distese di prati ai bordi della selvaggia Selva del Lamone, nell’omonima riserva naturale. La primavera è la stagione perfetta per visitare questa pregiatissima area protetta, che offre un paesaggio rurale rimasto immutato nel tempo.
Fiume Tevere fra Baschi e Castiglione in Teverina
Il Fiume Tevere fra Baschi e Castiglione in Teverina, antico confine storico-naturale fra Umbria ed Etruria e nei secoli dell’Alto Medioevo “autostrada d’acqua” di collegamento del “Corridoio Bizantino”, e successivamente cuore dello Stato Pontificio.
Villa Falconieri a Frascati
Villa Falconieri è una delle più belle residenze aristocratiche di Frascati. Di origine cinquecentesca, al suo progetto lavorarono diversi architetti fra cui Antonio da Sangallo il Giovane e successivamente Francesco Borromini. La villa, situata su una collina a poca distanza dal centro abitato, offre una straordinaria vista su Roma e sul territorio circostante e custodisce magnifiche sale affrescate. Fu cara a numerosi viaggiatori illustri del Grand Tour ed è oggi sede dell’Accademia Vivarium Novum a cui va il nostro ringraziamento per averci offerto una splendida visita guidata.
All’inizio della primavera sulla Strada dei vini e dei sapori della Teverina Viterbese
Anche se l’exploit dei vigneti (che ad ottobre si tingono di arancio e rubino) è ancora lontano, nel periodo primaverile è comunque assai piacevole percorrere la cosiddetta “Strada del Vino e dei Sapori della Teverina Viterbese”, che, snodandosi lungo la Valle del Tevere, collega la zona di Bomarzo a quella di Castiglione e ad Orvieto. La strada, che in parte ricalca il tracciato della SP Teverina (ossia il suo tratto pianeggiante), offre un piacevole e rilassante paesaggio agreste, prima prevalentemente a pascolo e seminativo, poi caratterizzato da estesi vigneti. Interessanti le varie deviazioni possibili che, al di là della celebre Bomarzo, portano a conoscere numerosi altri borghi di un certo interesse (Mugnano, Montecalvello, Roccalvecce, Civitella d’Agliano, Sermugnano, ecc.) e soprattutto paesaggi straordinari, come la Valle dei Calanchi che si può raggiungere deviando per Vaiano all’altezza della località Pian della Breccia (Civitella d’Agliano), per terminare infine ad Orvieto passando per le magnifiche colline di Tordimonte.
Campagna fiorita nella Valle del Tevere
Anche nella Valle del Tevere è giunta la primavera. Se le querce sono ancora (ma lo saranno per breve) nella spoglia veste invernale, i campi sono spesso fioriti o di un verde smeraldino. Qui siamo nella nostra amata Teverina Viterbese, ai piedi delle colline di Civitella d’Agliano.
Cascata dell’Infernaccio
L’Infernaccio è sicuramente una delle cascate più spettacolari della Tuscia e dell’intero Lazio. Si trova più o meno a metà strada fra Celleno e Grotte di Santo Stefano ed è il momento culminante dell’esplorazione di una splendida forra. Quest’ultima, che si presenta incontaminata ed arricchita da pozze e sorgenti, è caratterizzata fortemente dal colore rosso del letto del torrente con le sue acque ferruginose: tutto ciò dona allo scenario qualcosa di fiabesco o addirittura diabolico. L’ennesimo tesoro di un territorio, la Teverina Viterbese, che non smette di stupire. Per raggiungere questo luogo impervio quanto delicato si consiglia di contattare l’associazione “Ecomuseo della Tuscia” (info@ecomuseodellatuscia.it – 3384220222) che periodicamente organizza escursioni nella zona.
Campagna ai piedi di Celleno Vecchio
La splendida campagna ai piedi del borgo medievale “fantasma” di Celleno Vecchio, nel cuore della Teverina Viterbese. L’alternanza fra vigneti, uliveti e seminativi, già tipica del paesaggio tradizionale dell’Italia Centrale, è qui arricchita da pascoli solcati da bianche greggi che donano poesia e serenità.
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