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Tramonto invernale sul Lago d’Alviano

Al confine tra Umbria e Lazio, il Lago di Alviano (bacino di sbarramento sul Tevere e oasi WWF), offre tramonti struggenti in tutte le stagioni.


C’è un dolce poggio…

C’è un dolce e assolato poggio, sulla bella strada fra Giove e Amelia, all’altezza del bivio per Penna, in cui lo sguardo spazia libero su un paesaggio meraviglioso, dagli Appennini (Terminillo) alla Valle del Tevere. Questo “dipinto vivente” è coronato sullo sfondo (in foto) dal “mitico” Monte Soratte, noto ai  viaggiatori del Grand Tour come il “faro di Roma”.


Affacciati verso l’Umbria

Poco fuori dai confini regionali, il borgo di Allerona offre panorami spettacolari su una campagna incantevole. Consigliamo il seguente tour fotografico autunnale: partire da Orvieto e raggiungere Torre Alfina passando per Viceno e proseguire per Acquapendente; dopo Acquapendente deviare per Proceno, dunque toccare Centeno e risalire per Trevinano; poi scavalcare il confine e arrivare ad Allerona tornando “ad anello” ad Orvieto. Questo itinerario è in parte descritto nel capitolo 1 – il più settentrionale – della nuova edizione di “Lazio. I luoghi del mistero e dell’insolito”.


Campagna orvietana presso Canale

L’eleganza formale della campagna della Tuscia Orvietana a pochissimi chilometri dal confine regionale, sulla stupenda strada per Lubriano. Più o meno in questa zona transita la Via Romea-Germanica, antica strada di pellegrinaggio oggi ripresa con un interessante Cammino che costituisce una variante orientale della Via Francigena.


Bastioni del Castello d’Alviano

Il poderoso Castello dei D’Alviano – d’epoca rinascimentale – nell’omonimo borgo della Teverina Umbra, appena fuori dai confini laziali: da qui si può ammirare uno splendido panorama sulla Teverina Viterbese e i Monti Cimini.


Il Giardino dei Tarocchi

Capalbio-Giardino dei Tarocchi 1 RCRLB

Ideato alla fine degli anni Settanta dall’artista franco-statunitense Niki de Saint Phalle -che vi abitò per molti anni in una straordinaria residenza – il Giardino dei Tarocchi si trova in piena Maremma, sul confine fra Toscana e Lazio (Comune di Capalbio), e costituisce uno dei luoghi più insoliti e “fantastici” d’Italia.


La meraviglia di Orvieto

Orvieto-Veduta 2 RCRLB

A pochi chilometri dal confine regionale, una gemma immortale d’Italia: Orvieto.


Il mare dei Tirreni

Litorale grossetano-Ultima Spiaggia a Capalbio 1 RCRLB

La costa fra Pescia Romana e Pescia Fiorentina, al confine tra Lazio e Toscana, regala molti angoli selvaggi, in cui spiagge solitarie bordate da profumate pinete o splendide dune si affacciano su un mare limpido. Da qui appare un panorama “classico” dell’antico mare dei Tirreni – come erano chiamati dai Greci gli Etruschi -, con il Promontorio dell’Argentario che spicca sullo sfondo delle spumeggianti onde.


Panorama da Villa Cahen sulla Valle del Paglia

Allerona-Villa Cahen, panorama 1 RCRLB

Il magnifico panorama da Villa Cahen, elegante edificio liberty tardo-ottocentesco, posto sulle colline di Allerona, al confine con il Lazio. La Valle del Paglia appare in tutta la sua incontaminata bellezza con le sue foreste, ricche di selvaggina: dall’altra parte della vallata si innalza la verde montagnola di Torre Alfina, con il suo fiabesco castello turrito, edificato sempre dalla famiglia belga dei Cahen.


Alba da Allerona

Una meravigliosa alba sulle splendide colline dell’Umbria occidentale dal piccolo borgo di Allerona, situato a pochissimi chilometri dal confine regionale e dalla Riserva Naturale del Monte Rufeno.


Sovana-Oratorio di San Sebastiano

Sovana-Necropoli, Oratorio di S. Sebastiano 1 RCRLB

Appena fuori dal Viterbese si apre in provincia di Grosseto un’area fra le più spettacolari e affascinanti della Tuscia tosco-laziale, ovvero quella della cosiddetta triade delle “città del tufo”: si tratta di Pitigliano, Sorano e Sovana, borghi arroccati in cima ad alti speroni vulcanici e affacciati su valli splendidamente selvagge. Nell’intatto paesaggio che si estende per chilometri tutt’intorno a questi paesi, si celano innumerevoli siti archeologici etruschi, romani e medievali, spesso collegati fra loro da una fitta rete di “vie cave”, profonde strade d’epoca etrusca incise nella pietra viva. Tali luoghi solitari e misteriosi, ancor oggi pregni di spiritualità, attrassero nel Medioevo monaci ed anacoreti, come testimoniano gli eremi e i monasteri sparsi un po’ ovunque nella zona. Nella foto siamo all’interno del suggestivo Oratorio di San Sebastiano, che si apre a picco nell’omonima tagliata, nei pressi della Necropoli di Sovana, celebre per le tombe Ildebranda e della Sirena.


Sguardo sulla Val d’Orcia da Radicofani

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Al confine fra Granducato di Toscana e Stato Pontificio, Radicofani fu per secoli la “porta” per il cosiddetto “Deserto Apostolico”, ossia le solitarie terre del Papa. Ancora oggi questa zona, un tempo sentita come inquietante ed invece splendida agli occhi di noi contemporanei, ha conservato l’aspetto e l’atmosfera di una solitaria marca di frontiera.


Stroncone, ai piedi del borgo

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A pochi chilometri dal confine con la Provincia di Rieti e affacciato sulla Conca di Terni, Stroncone, piccolo borgo della Sabina Umbra, sorprende per le raffinate architetture medievali. A monte del paese si aprono gli omonimi Prati, raggiungibili a piedi con una magnifica traversata dagli splendidi Piani di Cottanello.


Alviano-Veduta da Lugnano in Teverina

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Appena oltre il confine con l’Umbria, Lugnano in Teverina è paradossalmente il miglior belvedere sul Viterbese orientale, che appare quasi come una “mappa catastale” poiché oltre allo splendido paesaggio complessivo è possibile ammirare ogni paese, ogni abitazione, quasi ogni dettaglio. Al di sotto di Lugnano si estendono le altrettanto stupende colline dell’Amerino, da cui emerge come una visione il piccolo borgo di Alviano, ritratto nella foto, in un’osmosi ambientale di grande bellezza. Da qui si capisce inoltre bene come questa meravigliosa sub-regione, la Teverina umbro-laziale sia da considerarsi come un unico territorio che andrebbe tutelato da politiche omogenee e sinergiche che vadano oltre le attuali divisioni amministrative: il fiume insomma dovrebbe unire anziché separare.

 


La Rocca di Radicofani

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Per secoli la Rocca di Radicofani rappresentò per i viaggiatori e i pellegrini europei sulla Via Francigena l’approssimarsi del confine fra il Granducato di Toscana e lo Stato della Chiesa, e quindi l’inizio del cosiddetto “Deserto Apostolico”. Ancora oggi, questa spettacolare zona ha l’aspetto di una solitaria marca di frontiera e pochi km dopo il bivio per Radicofani, venendo da nord, si entra nel Lazio all’altezza dell’antica dogana pontificia di Centeno.


Il Giro della Rupe di Orvieto

Tutti conoscono Orvieto per i suoi celeberrimi monumenti, come il Duomo ed il Pozzo di San Patrizio. Pochi però percorrono il Giro della Rupe, che costituisce tuttavia una delle attrazioni da non perdere di questa magnifica cittadina dell’Alta Tuscia, amministrativamente umbra ma culturalmente molto affine al Lazio. Il sentiero ad anello, di circa 6 km, offre molteplici spunti di tipo naturalistico, paesaggistico, geologico, storico ed archeologico: assai interessante ad esempio la vista dall’alto della Necropoli del Crocifisso del Tufo, famosa per le sue iscrizioni etrusche. La lunga camminata consente inoltre di apprezzare anche la particolare posizione di confine paesaggistico di Orvieto: mentre la campagna a sud-ovest è figlia del territorio vulcanico dei Monti Volsini, lo stesso che può vedersi da Bagnoregio o da Bolsena (e di cui Orvieto fa geologicamente parte), le colline sedimentarie ed argillose a nord, che spezzano bruscamente l’area vulcanica, preannunciano già il paesaggio senese; ad est invece, oltre il Fiume Paglia è il classico paesaggio promiscuo dell’Umbria. Qui di seguito alcune immagini che speriamo possano invogliare il lettore ad intraprendere questo semplice e godibile itinerario escursionistico, ottimo nelle giornate estive poiché per lo più ombreggiato. Si consiglia di accedere al Giro della Rupe da Porta Rocca (affianco al Monumento dei Caduti e alla Rocca Albornoziana) e al bivio andare a sinistra per godere al ritorno di una veduta spettacolare delle stessa fortezza.

Orvieto-Veduta con vigneto 1 RCRLB - Copia

Orvieto-Monumento ai Caduti 1 RCRLB

Orvieto-Rocca Albornoz, scorcio panoramico 1 RCRLB

Orvieto-Giro della Rupe, Porta Rocca (o Soliana) 5 RCRLB

Orvieto-Giro della Rupe, Postierla 1 RCRLB

Orvieto-Giro della Rupe, Postierla, dettaglio 1 RCRLB

Orvieto-Giro della Rupe, Postierla, scorcio 1 RCRLB

Orvieto-Giro della Rupe, mura 1 RCRLB

Orvieto-Giro della Rupe, scorcio 8 RCRLB

Orvieto-Giro della Rupe, scorcio 7 RCRLB

Orvieto-Giro della Rupe, scorcio 6 RCRLB

Orvieto-Giro della Rupe, scorcio 4 RCRLB

Orvieto-Giro della Rupe, rupi 1 RCRLB

Orvieto-Giro della Rupe, panorama 3 RCRLB

Orvieto-Giro della Rupe, panorama 2 RCRLB

Orvieto-Giro della Rupe, panorama 1 RCRLB (2)

Orvieto-Giro della Rupe, veduta di Rocca Ripisena 1 RCRLB

Orvieto-Chiesa di Crocifisso del Tufo 1 RCRLB

Orvieto-Chiesa della Madonna del Velo 1 RCRLB

Orvieto-Giro della Rupe, panorama verso l'abbazia 1 RCRLB

Orvieto-Giro della Rupe, Abbazia dei SS Anastasio e Martirio 1 RCRLB

Orvieto-Giro della Rupe, Rocca Albornoz 1 RCRLB

Orvieto-Giro della Rupe, scorcio 9 RCRLB


Fiume Tevere fra Baschi e Castiglione in Teverina

Il Fiume Tevere fra Baschi e Castiglione in Teverina, antico confine storico-naturale fra Umbria ed Etruria e nei secoli dell’Alto Medioevo “autostrada d’acqua” di collegamento del “Corridoio Bizantino”, e successivamente cuore dello Stato Pontificio.


Scorcio di Sorano

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A pochissimi chilometri dal confine con il Lazio, nella Maremma Grossetana, il borgo di Sorano emerge fra ardite gole tufacee, creando un quadro a dir poco spettacolare. La visita di questo paese è normalmente collegata alla triade delle “città del Tufo” (Pitigliano, Sovana e appunto Sorano) ma anche agli itinerari del Lago di Bolsena e dell’Orvietano.


Appena fuori dal Lazio-Itinerari bioregionali

Con la nuova rubrica “Appena fuori da Lazio” confermiamo e anzi rafforziamo l’approccio “bio-regionalistico” del nostro blog. Come sappiamo, i confini amministrativi “separano” spesso aree omogenee dal punto di vista culturale, ambientale e a volte addirittura turistico. E nel Lazio, regione “artificiale”, ciò è ancor più evidente, con territori uniti insieme o separati soltanto da un vincolo burocratico: pensiamo infatti alla Sabina Reatina, fortemente legata sì a Roma ma anche alla contigua Umbria; oppure al caso inverso di Orvieto e del Basso Orvietano, rivolti al Viterbese, o ancora al Sud Pontino, che da Terracina a Scauri costituisce un pezzo di Campania trapiantato nel Lazio; o infine al Cicolano, “terra di mezzo” fra Abruzzo e Reatino.

Uno sguardo sciolto dai confini amministrativi ci consente dunque di tracciare itinerari bio-regionali per zone omogenee, cosa che avviene già nei taccuini dei viaggiatori più colti e consapevoli (soprattutto stranieri) ma che stenta ad attuarsi a livello politico sempre per questioni puramente burocratiche che implicano difficoltà nel creare reti interregionali che possano offrire servizi appunto omogenei nei confronti del turista (ad esempio riguardo alla questione dei trasporti). Lascia ben sperare a tal proposito il recente accordo fra i Comuni di Orvieto, Bolsena e Bagnoregio che a quanto pare hanno deciso di fare squadra con un patto di collaborazione che è stato ribattezzato l’”Alleanza della Bellezza”.

L’obiettivo della nuova rubrica è duplice: da un lato, come già detto, proporre itinerari per aree omogenee valorizzando le zone “di confine” che sono spesso nel Lazio le più belle e a più alto potenziale nell’ambito del turismo di qualità; dall’altro catalizzare il bacino d’utenza di Roma, immenso e non pienamente sfruttato, segnalando itinerari in tutte le direzioni che possano prevedere non già il consueto “mordi e fuggi” dell’uscita domenicale bensì che suggeriscano soggiorni più lunghi.

In questa rubrica troverete insomma articoli o semplici foto che descrivono luoghi che si trovano nelle regioni circostanti il Lazio, comunque a poca distanza dal confine regionale, od itinerari che partendo dal Lazio includono tuttavia queste località.

La speranza è sempre quella di offrire contenuti utili e sempre più ricchi ai nostri lettori. Continuate a seguirci!