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Ninfa al crepuscolo

Un romantico scorcio crepuscolare di Ninfa, con il diruto Castello Caetani, luogo di leggende medievali. “Città morta” avvolta in un giardino (“all’inglese”) fra i più belli al mondo è un luogo che fa sempre sognare, invitando alla riflessione.


Pian Fasciano: Tuscia “senza tempo né confini”

Il panorama “senza tempo” e dai “grandi spazi” che si apre nel cuore dell’ancora sconosciuta Valle del Marta, a metà strada fra Tuscania e Tarquinia, sulle rovine del Castello di Pian Fasciano. Sullo sfondo, a guardare bene, si notano i pochi resti del dirimpettaio Castello dell’Ancarano mentre sono le prossime colline di Monte Romano e i più lontani Cimini a chiudere l’orizzonte. Un “quadro” paesaggistico strepitoso e segreto, che meriterebbe di essere studiato e apprezzato da fotografi vedutisti e pittori en plein air. Per saperne di più sugli itinerari possibili nella zona: “Lazio. I luoghi del mistero e dell’insolito – vol. 1”.


Tramonto romantico da Nemi

Intrisi di miti e leggende, amatissimi dai viaggiatori del Grand Tour, Nemi e il suo lago vulcanico sono fra i luoghi più romantici dei Colli Albani e di tutto il Lazio. Per saperne di più: “Lazio. I luoghi del mistero e dell’insolito – vol. 2”.


La valle romantica…

La magnifica Valle del Mignone con i Monti della Tolfa vista dalla Rotonda di Monte Romano, straordinario punto panoramico che dovrebbe costituire una specie di “La Mecca” del vedutista laziale… Ci godiamo questo scorcio mozzafiato in un freddo tramonto di dicembre, con i tipici splendidi colori che il cielo assume in questo periodo magico dell’anno.


Tra le rovine di Piantangeli

I pochi ma romantici resti della chiesa abbaziale di Piantangeli, nel cuore dei Monti della Tolfa. Si tratta di uno dei luoghi più solitari e suggestivi del Lazio, su cui aleggia una fosca leggenda legata ai Cavalieri Templari (cfr. “Lazio. I luoghi del mistero e dell’insolito – vol. 1”). Si raccomanda la sua visita in questo periodo – oltre che ovviamente in primavera – per via della straordinaria bellezza del paesaggio in cui si trova il sito, esaltata dai colori dell’autunno inoltrato: di sicuro, il panorama “a volo d’uccello” sulla Valle del Mignone vi lascerà senza fiato.


Tramonto sabino da Montasola

Un “fiammeggiante” tramonto sabino, una delle peculiarità di questo splendido territorio. Se i residenti sono “abituati” a tale spettacolo quotidiano, i turisti che sempre più visitano la Sabina rimangono a bocca aperta nell’ammirarlo per la prima volta.


Il Casale di Roma Vecchia

Nel cuore del frequentatissimo Parco degli Acquedotti si staglia uno splendido edificio storico, il cosiddetto Casale di Roma Vecchia. Si tratta di un sito archeologico le cui origini si perdono nella leggenda. Sappiamo con certezza che è situato su di un antico latifondo appartenente agli imperatori romani, fra cui Commodo e Costantino, e sorse sui resti di una villa imperiale. Il casale venne costruito nel Medioevo (XII-XIII secolo) allorquando era sorvegliato da una torre poco distante: posto alle dipendenze della Chiesa, fungeva da controllo dei due adiacenti acquedotti e della Via Latina. Nel corso dei secoli il caseggiato entrò nelle proprietà di diverse famiglie dell’aristocrazia romana, come i Torlonia, ai quali si deve probabilmente il suo nome, in quanto essi – fra Sette e Ottocento – avviarono una campagna di scavi da cui emersero innumerevoli reperti, che alcuni studiosi attribuirono ad una città più vetusta della stessa Roma. Il suo aspetto attuale è frutto di numerosi rimaneggiamenti intercorsi nelle varie epoche. Pochi monumenti come questi, se potessero parlare, racconterebbero di mutazioni epocali ma anche di piccole grandi storie di uomini. Un monumento di eccezionale valore culturale, insomma, ma anche ricco di romantica e struggente poesia.


La romantica Torre Alfina

L’autunno è il periodo più suggestivo per visitare la romantica Torre Alfina, con il suo castello e i suoi sfuggenti panorami. Per saperne di più: “Lazio. I luoghi del mistero e dell’insolito – vol. 1”.


RomAntica…

Roma, antica e romantica: eccone un saggio celeberrimo, ossia la visione di Ponte Sant’Angelo e del Vaticano da Ponte Umberto I, strafotografata dai turisti di tutto il mondo.


Roma-Dettaglio al Circo Massenzio

Un particolare del pittoresco Circo Massenzio (IV sec.), uno degli angoli più belli dell’Appia Antica.


Celleno Vecchia, al calar delle tenebre…

Dopo il tramonto, al calar dell’oscurità, il fascino sinistro di Celleno Vecchia arriva al suo apice… Per saperne di più: “Lazio. I luoghi del mistero e dell’insolito” – vol. 1.


Rovine di Santa Maria del Piano ad Orvinio

La Sabina è terra di “luoghi dello spirito”: vi si susseguono eremi e monasteri, conventi, pievi e abbazie che puntellano il paesaggio donandogli un’aurea sacrale. La cornice naturale, sempre splendida ed integra, contribuisce a tale atmosfera sospesa. Qui siamo fra le romantiche rovine dell’Abbazia di Santa Maria del Piano, ai piedi di Orvinio, in un’area interna ed isolata dei Monti Lucretili. Spiccano la facciata romanica, l’interno senza copertura della chiesa e il magnifico campanile: il monumento risale al XI secolo (ma una leggenda lo vuole fondato da Carlo Magno nel IX) ed è attualmente oggetto di un attento restauro che si auspica venga completato a breve. Ci troviamo in uno dei punti più suggestivi del Cammino di San Benedetto, il cui ideatore, Simone Frignani, ha definito Santa Maria del Piano la “piccola San Galgano della Sabina”.

Al mattino, a Poggio Nibbio

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Le romantiche visioni di Poggio Nibbio, uno dei luoghi più suggestivi e panoramici dei Monti Cimini, lungo l’antico tracciato montano della Via Francigena.


Veduta dell’Isola Tiberina presso Ponte Rotto

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Una bella veduta dell’Isola Tiberina nei pressi di Ponte Rotto: uno degli angoli più suggestivi di Roma, cui sono legati infiniti aneddoti e leggende.


Castello di Torre Alfina-Veduta tra i fiori di un glicine

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Il fiabesco Castello di Torre Alfina spicca tra un glicine in fiore. Senza dubbio questo borgo meraviglioso – sospeso fra Lazio, Umbria e Toscana – merita di essere visitato soprattutto nelle mezze stagioni.


Paesaggio nel Parco Nazionale del Circeo

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Una romantica veduta in lontananza del Promontorio del Circeo (vedi: “Lazio, i luoghi del mistero e dell’insolito”), dalle spiagge che fronteggiano il Lago di Fogliano, a poca distanza da Latina: uno scenario emblematico del Parco Nazionale del Circeo.


Profilo di Torre Astura al crepuscolo

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Il profilo sullo sfondo di Torre Astura, pittoresco castello sul mare a pochi km da Nettuno. Teatro di tragiche vicende storiche, il maniero e la sua spiaggia con i ruderi di una villa romana formano uno degli angoli più suggestivi del litorale laziale. Purtroppo questo magnifico tratto di costa, ricadente in un vastissimo poligono militare, non é stato finora mai tutelato né valorizzato adeguatamente e la sua fruibilitá rimane legata ad aperture straordinarie.


Mura del Castiglione di Palombara

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Le mura del Castiglione di Palombara Sabina, luogo di straordinario fascino, sulle pendici dei Monti Lucretili. Ci troviamo nella Sabina Romana, in una zona ricca di ruderi medievali (vedi Stazzano Vecchio). Per saperne di più riguardo al Castiglione: “I castelli perduti del Lazio e i loro segreti”.


Veduta di Ninfa

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Definita dal Gregorovius “la Pompei del Medioevo”, la “città morta” di Ninfa giace al bordo di un radioso laghetto ed immersa in un magnifico giardino “all’inglese”. E’ un luogo unico al mondo, tuttora fonte di ispirazione per spiriti romantici. Domina le fiabesche rovine la possente torre quadrangolare del castello edificato dai Caetani, con la sua merlatura alla “ghibellina” (per saperne di più: “I castelli perduti del Lazio e i loro segreti”).


Scorcio autunnale delle rovine di Monterano Vecchia

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Uno scorcio romantico delle spettrali rovine di Monterano Vecchia. Nel tardo autunno le calde tinte cromatiche della vegetazione mista della Tuscia creano scenari incantevoli che appaiono come veri e propri “quadri”, impreziositi come in questo caso da ruderi medievali, romani od etruschi. Per saperne di più: “Lazio. I luoghi del mistero e dell’insolito”.