L’interno della Chiesa di Santa Maria, cuore dell’Abbazia di Farfa. L’impianto originario, d’impronta romanica, è stato sottoposto nel corso dei secoli a diversi rimaneggiamenti. Spicca sulla controfacciata uno splendido Giudizio Universale di scuola fiamminga, realizzato nel 1561 con l’inconsueta tecnica dell’olio su muro. L’abbazia nasconde leggende e misteri, che vi invitiamo a scoprire con la nostra guida “Lazio. I luoghi del mistero e dell’insolito”.
Archivi tag: valle del farfa
Veduta di Castel San Pietro Sabino
Una veduta del bel borgo di Castel San Pietro Sabino (frazione di Poggio Mirteto), immerso nel paesaggio bucolico della Valle del Farfa: pochi sanno che questa veduta fu il soggetto dell’unico dipinto paesaggistico del Caravaggio!
Veduta di Castelnuovo di Farfa

L’elegante veduta di Castelnuovo di Farfa, con i giardini dello splendido Palazzo Salustri–Galli.
Sguardo autunnale sulla Valle del Farfa

Uno sguardo autunnale, nei pressi di Frasso Sabino, sulla bellissima Valle del Farfa, con il suo dolce ed antico paesaggio collinare caratterizzato dalla coltura dell’olivo.
Tramonto sabino da Mompeo
Con questo bellissimo tramonto sabino da Mompeo e con l’inconfondibile profilo del Soratte, “Itinerari Laziali” vi ringrazia per l’attenzione dedicata al nostro lavoro e vi augura un felice anno nuovo! Il 2017 è stato l’anno di un grande traguardo raggiunto e superato, i 300000 contatti, ed è un risultato straordinario per un blog come il nostro, libero e indipendente, privo di ogni sostegno economico dalle istituzioni o dai privati. Il nostro obiettivo è quello di promuovere un turismo sano e di qualità sul territorio del Lazio e delle aree limitrofe, avendo come base di partenza l’immenso bacino d’utenza di Roma ma anche puntando sul resto dell’Italia e sui Paese esteri, che sempre più paiono affascinati ed attratti dalla riscoperta delle meraviglie storiche, artistiche e paesaggistiche della nostra magnifica regione. E i numeri che noi registriamo, con visite provenienti da ogni parte del mondo, sembrano confermare questo trend positivo. Continuare a seguirci e buon 2018!
Chiesa abbaziale di Santa Maria di Farfa
Il semplice prospetto della Chiesa di Santa Maria, all’interno del suggestivo complesso dell’Abbazia di Farfa. Immersa fra le bellissime colline della Bassa Sabina, l’abbazia benedettina fu cara a Carlo Magno e conserva numerose sorprese: per saperne di più si consiglia la nostra guida “Lazio. I luoghi del Mistero e dell’Insolito”.
Aprile nella Valle del Farfa
La Valle del Farfa è il lembo più meridionale della Sabina Tiberina, cerniera fra la Sabina Romana e quella Reatina, ed offre un esempio eloquente di “paesaggio-giardino”. Siliquastri e ciliegi competono nel chiazzare rispettivamente di fucsia e bianco le colline, mentre i campi iniziano a punteggiarsi di fioriture spontanee. L’insediamento sparso già di origine mezzadrile tipico della vallata è stato negli ultimi decenni intensificato da uno sviluppo edilizio moderno da parte di italiani e stranieri attratti dalla quiete e dalla bellezza della campagna sabina. Tranne rare eccezioni, per lo più nelle aree periferiche dei paesi, ciò non ha provocato danni enormi al paesaggio e la riconversione “residenziale” degli stessi casali, in molti casi trasformati sostanzialmente in ville, ha promosso una trasformazione tutto sommato interessante di questo paesaggio agrario-culturale, avvenuta tramite la sostituzione dei terreni a pascolo o a seminativo con frutteti ed uliveti o con più o meno vasti giardini privati. Non sono tuttavia scomparsi i prati e i campi di grano, verdissimi ad aprile, che variano ed equilibrano questo scenario per lo più arboreo. Tutt’intorno regnano le vaste leccete dei Monti Sabini, secondo uno schema “classico” nelle aree preappenniniche dell’Italia Centrale. Si consiglia di partire da Poggio Mirteto, toccando piccoli paesi di grande fascino come Bocchignano e Castelnuovo (che ospita un bel Museo dell’olio), oltre ovviamente all’antica e splendida Abbazia di Farfa, affiancata dal suo suggestivo borgo rurale. Altre “chicche” sono i panorami da Castel San Pietro (la cui veduta fu il soggetto dell’unico dipinto paesaggistico del Caravaggio), Montopoli, Mompeo e Salisano, nonché le gole del Farfa fra mulini, ponticelli e pievi, ed infine, in direzione della Salaria, i pittoreschi centri di Toffia e Frasso Sabino. Lungo tutto il tragitto sono numerosi agriturismi, ristoranti e trattorie di campagna. Un ringraziamento all’amico, grande fotografo della Sabina, Filippo Simonetti per avermi fatto da guida attraverso lo splendido paesaggio della Valle del Farfa.
LB
Paesaggio-giardino nella Valle del Farfa
Mai come in questo periodo, quando la primavera esplode in mille colori, la Valle del Farfa offre un esempio eloquente di “paesaggio-giardino”. Siliquastri e ciliegi competono nel chiazzare rispettivamente di fucsia e bianco le colline, mentre i campi iniziano a punteggiarsi di fioriture spontanee: uno spettacolo da non perdere.
Tramonto da Fara Sabina su Monte Acuziano
La luce del tramonto indora le rovine dell’Abbazia di San Martino sul Monte Acuziano, viste da Fara Sabina; sullo sfondo il mistico Monte Soratte. La zona è colma di tesori archeologici ed artistici (basti pensare all’Abbazia di Farfa) ma anche di luoghi curiosi: per saperne di più cfr. “Lazio, i luoghi del mistero e dell’insolito”.
Chiesa dell’Abbazia di Farfa
La semplice facciata della chiesa abbaziale di Farfa, scrigno di tesori storico-artistici nel cuore della Sabina Tiberina. Eretta fra il VI-VII secolo da alcuni monaci, l’abbazia fu cara a Carlo Magno e divenne nell’Alto Medioevo fulcro di un vero e proprio Stato che si estendeva soprattutto a cavallo del Lazio e dell’Umbria attuali, con proprietà anche in Toscana e nelle Marche; circondata da uno splendido borgo, ricco di botteghe artigianali e dotato di strutture ricettive, dal 1921 l’abbazia è gestita dai benedettini che permettono la visita guidata di una porzione del complesso religioso. Per maggiori informazioni sulla storia e sulle leggende che avvolgono l’Abbazia di Farfa si faccia riferimento al nostro libro “Lazio. I luoghi del mistero e dell’insolito”.
Roccabaldesca
Uno scorcio delle rovine medievali di Roccabaldesca. Si tratta di uno degli innumerevoli “borghi fantasma” del Lazio, immerso nella natura lussureggiante della Valle del Farfa, fra Salisano e Montopoli in Sabina. Fondato nel V secolo, probabilmente come insediamento agricolo, dall’antica famiglia romana dei Tebaldi e poi divenuto castello appartenente all’Abbazia di Farfa, il sito di Roccabaldesca venne abbandonato alla fine del ‘500.
Commenti recenti