Costruita nella prima metà del II secolo d. C. da due nobili consoli, la grandiosa Villa dei Quintili si affaccia con i suoi ruderi su uno degli angoli più suggestivi della Via Appia Antica, a pochi chilometri a sud di Roma. Al fascino storico e paesaggistico si sommano in questo luogo svariate leggende popolari: per saperne di più si faccia riferimento alla nostra guida “Lazio. I luoghi del mistero e dell’insolito”.
Il bel ponte ottocentesco ad arco che scavalca il Torrente Subissone – attualmente un po’ in secca dopo la grande siccità estiva – lungo il piacevole Sentiero del Fiore, presso Torre Alfina. Per saperne di più: “Lazio. I luoghi del mistero e dell’insolito – vol. 1”.
La straordinaria struttura “a spigolo” del Castello Theodoli a San Vito Romano (di origine medievale ma ristrutturato nel Seicento), vista dal basso, ai piedi del cosiddetto “scoglio”. Domina uno dei borghi più spettacolari e meno conosciuti del Lazio, che meriterebbe una seria politica di valorizzazione e promozione.
Uno scorcio dei magnifici Giardini Superiori di Palazzo Farnese a Caprarola, sublime esempio di “dimora filosofale”: un luogo unico, dove la bellezza incontra la sapienza. Per saperne di più: “Lazio. I luoghi del mistero e dell’insolito – Vol. 1“.
Uno scorcio degli edifici medievali di Via delle torri, uno degli angoli più suggestivi di Tarquinia, centro storico da assaporare con calma ed attenzione ai particolari. Per saperne di più: “Lazio. I luoghi del mistero e dell’insolito”.
Come in un “paesaggio metafisico” di De Chirico, la medievale Tarquinia si staglia con le sue nude e nette architetture in una campagna estiva altrettanto essenziale che fu celebrata dal poeta Cardarelli, mentre sullo sfondo appare il Tirreno. Quest’immagine è dunque un’esemplare sintesi fra paesaggio e richiami storici-pittorici-letterali, secondo “convivenze”, o meglio “simbiosi estetiche”, assai diffuse nella nostra regione e che andrebbero adeguatamente valorizzate e fatte conoscere al grande pubblico turistico tramite parchi culturali e letterari. Per sapere di più della Tarquinia misteriosa si faccia riferimento alla nuova edizione della nostra guida “Lazio. I luoghi del mistero e dell’insolito“.
La radiosa Piazza 7 Aprile a Leonessa, considerata il “Salotto dell’Appennino Centrale”. La sua peculiarità sta non soltanto nei portici – che si aprono dalla parte opposta rispetto alla foto – ma nello splendido contrasto visivo fra le colorate architetture – che convergono nella gotica Chiesa di San Pietro – e il verdissimo paesaggio naturale dei Monti Reatini.
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