Dominato dai ruderi della Rocca Colonna e affacciato sulla Valle Latina e sulla Capitale, Castel San Pietro Romano è un grazioso paesino dei Monti Prenestini, noto per alcuni film che ebbero come protagonisti attori del calibro di Totò e Vittorio De Sica. Fa parte del club de “I Borghi più belli d’Italia” e si fa apprezzare per la cura del suo centro storico. E’ il primo paese che si incontra salendo da Palestrina, e introduce alla sequela di incantevoli borghi che si susseguono lungo il tortuoso crinale prenestino, come Rocca di Cave, Capranica Prenestina e Guadagnolo, in un itinerario fra i più rappresentativi del Lazio.
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Il Tempio della Fortuna Primigenia
I resti dell’imponente e antichissimo Santuario della Fortuna Primigenia testimoniano la grandezza di Praeneste – attuale Palestrina – nel II secolo a. C., allorquando divenne un ricco crogiuolo economico, religioso e culturale fra le civiltà del Mediterraneo. Sede di un museo archeologico di straordinario valore, la cittadina è la “porta” di uno degli itinerari più suggestivi ed iconici del Lazio, che da qui – attraverso i Monti Prenestini – conduce al Santuario della Mentorella.
Elementi artistici a Genazzano
Uno dei tanti elementi artistici ed architettonici che impreziosiscono il centro storico di Genazzano, autentica perla medievale-rinascimentale dell’Alta Valle del Sacco, purtroppo tuttora sconosciuta e scarsamente valorizzata. Questo è lo splendido Palazzo Apolloni, che anticipa l’arrivo alla poderosa Fortezza dei Colonna. Edificato nel XIV secolo in un raro (per il Lazio) stile gotico-aragonese – al tempo molto in voga nel Regno di Napoli -, la tradizione vuole sia stato il luogo di nascita del papa Martino V, della famiglia Colonna. Sappiamo comunque che vi soggiornarono Papa Pio II Piccolomini e il feroce condottiero-duca Cesare Borgia, detto il “Valentino”, figlio illegittimo di papa Alessandro VI.
Il cielo sulla Rocca dei Colonna
Il cielo sopra la poderosa fortezza dei Colonna a Castel San Pietro Romano.
La Rocca Colonna a Castel San Pietro Romano
Situata nel cuore del Lazio, a poca distanza dalla Capitale, la Rocca di Castel San Pietro Romano fu edificata nel X secolo, sui resti di un antico arx del periodo repubblicano, dalla famiglia del pontefice Giovanni XIII quale baluardo del feudo prenestino. Il suo utilizzo in particolare come carcere è attestato da alcuni prigionieri illustri come Corradino II di Svevia e Jacopone da Todi. La fortezza subì una notevole ristrutturazione nel Quattrocento ad opera dei Colonna. Proponiamo qui di seguito una galleria di immagini di questo importante monumento laziale, consigliando altresì la lettura della nostra guida “I castelli perduti del Lazio” per una descrizione più dettagliata.
Rovine di Torre Raminga
Risalendo dall’Agro Romano orientale verso le pendici dei Monti Prenestini, a poca distanza da Gallicano e in direzione di Poli, si ergono solitarie le rovine di Torre Raminga, affiancate da un vecchio casale: dominano un paesaggio collinare di rara bellezza, simile a un giardino in cui si alternano prati, boschi e frutteti, punteggiato qua e là da ruderi e monumenti di svariate epoche. Tali amene alture celano invero selvaggi valloni, ancora per certi versi “segreti” – malgrado la stretta vicinanza con Roma -, tuttavia in tempi recenti divulgati dalle ottime guide escursionistiche dell’amico Luigi Plos (nella collana “Luoghi segreti a due passi da Roma”).
Salendo verso San Vito Romano
Le colline dell’Alta Valle del Sacco, fra Olevano e San Vito offrono un paesaggio bucolico e pressoché intatto. La curiosità è la comparsa della pietra arenaria, rara nel Lazio, soprattutto in una zona in cui prevale il calcare dei Monti Prenestini. E’ bellissimo perdersi sulle stradine che attraversano questi aspri colli, in un mondo rurale e silenzioso che sorprenderebbe chi non conosce bene il territorio intorno a Roma.
San Vito Romano-Castello Theodoli
La straordinaria struttura “a spigolo” del Castello Theodoli a San Vito Romano (di origine medievale ma ristrutturato nel Seicento), vista dal basso, ai piedi del cosiddetto “scoglio”. Domina uno dei borghi più spettacolari e meno conosciuti del Lazio, che meriterebbe una seria politica di valorizzazione e promozione.
Veduta da Rocca Santo Stefano
Una delle zone più affascinanti ancorché meno frequentate del Lazio è quella dei Monti Prenestini-Ruffi, soprattutto nel loro versante orientale. Qui, fra scorci che ricordano i dipinti del Grand Tour sette-ottocentesco, troviamo l’appartato borgo di Rocca Santo Stefano, che offre panorami incontaminati su un verde che abbraccia ovunque lo sguardo.
Scena bucolica alle pendici del Monte Cerella
I Monti Prenestini, ad una manciata di decine chilometri dal centro di Roma, presentano scenari commoventi e bucolici, soprattutto lungo il magnifico crinale fra Capranica Prenestina e Guadagnolo.
Paesaggio ai piedi del Monte Guadagnolo
Man mano la primavera, sorniona ma inesorabile, giunge ad inverdire boschi e campi mentre l’esplosione di fiori è ovunque. Qui un ameno paesaggio pastorale, tipico del Lazio, ai piedi del Monte Guadagnolo, località raggiungibile tramite la magnifica strada da Capranica Prenestina.
Paesaggio dei Monti Prenestini presso San Vito Romano
Fra Sette e Ottocento la zona di Olevano Romano e i Monti Prenestini fu presa “d’assalto” da pittori e letterati di tutta Europa, ammaliati da un paesaggio dal largo respiro, variato e pittoresco, punteggiato da borghi dall’aspetto arcano; in tempi molto più recenti anche Pasolini e Piovene ne decantarono le suggestioni. Oggi il territorio ha subito importanti alterazioni – soprattutto con l’espansione moderna dei paesi – ma nel complesso, in una veduta d’insieme, non appare così diverso da quello visibile nei dipinti del Grand Tour. Il panorama magnifico della foto si ammira dalla stupenda strada che collega Olevano a San Vito Romano e ci sorprende per la bellezza dell’Alta Valle del Sacco corrugata dalle colline capricciose di Olevano, Serrone e Paliano, con lo sfondo azzurrino dei Monti Affilani ed Ernici.
Il Santuario della Mentorella in inverno
Il suggestivo Santuario della Mentorella, uno dei più antichi cenobi d’Italia, in uno scatto invernale del collaboratore e grande escursionista Giovanni Cortiglia. Sullo sfondo, la bella Valle del Giovenzano.
Panorama da Olevano Romano
Noto per il vino rosso “Cesanese”, un’eccellente doc che in questi ultimi anni sta vivendo una riscoperta, Olevano Romano fu una delle mete predilette del Grand Tour nei dintorni di Roma, come testimonia il Bosco della Serpentara, da duecento anni ritrovo di artisti ed intellettuali europei. Ancora oggi il borgo, pur ingranditosi in modo eccessivo, offre panorami splendidi su un territorio – l’Alta Valle del Sacco – rimasto piuttosto integro e, come detto, dedito all’agricoltura, soprattutto vitivinicola. Il paese è sfiorato dall’itinerario “Borghi e paesaggi segreti della Ciociaria: parte 1”.
Casale del Gericomio presso Tivoli
Una veduta del Casale del Gericomio, situato grosso modo fra Tivoli e San Vittorino, ai piedi dei Monti Prenestini: si tratta di un’antica struttura rurale che insiste sul sito già occupato probabilmente da una fortificazione medievale e ancor prima da una villa romana di cui rimangono interessanti resti. La zona, resa misteriosa e suggestiva dalle continue presenze storiche, offre spettacolari panorami sulla porzione più integra dell’Agro Romano orientale.
Scorcio di Genazzano
Dominato dal possente Castello Colonna, Genazzano si adagia su un lungo costone tufaceo nel bacino dell’Alta Valle del Sacco. Il borgo ha carattere rustico ma è impreziosito da svariati palazzi nobiliari: questa commistione ne fa uno dei centri storici più interessanti nei diretti dintorni di Roma. Ai piedi del paese è un ninfeo attribuito al Bramante, elegante costruzione cinquecentesca.
Panorama dal Monte Cerella
Lo splendido panorama dal Monte Cerella, una delle maggiori elevazioni dei Monti Prenestini. Ci troviamo nel cuore del Lazio, a poca distanza dal borgo di Guadagnolo e dal suggestivo Santuario della Mentorella: dinnanzi a noi appare lo straordinario paesaggio delle valli del Giovenzano e dell’Aniene, con i loro monti ricoperti da foreste e punteggiati da borghi medievali.
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