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Monti Reatini: sguardo verso il Vettore

Un’immagine di wilderness appenninica dalle pendici del Terminillo guardando verso il Vettore (gruppo dei Sibillini), con in primo piano le solitarie creste di Jaccio Crudele e Monte di Cambio.


Colle di Tora

Con lo sviluppo, negli ultimi anni, del cosiddetto “turismo di prossimità”, alcune località del Lazio hanno goduto di una sorta di “boom turistico”, divenendo molto più conosciute rispetto al passato. Una di esse è il Lago del Turano, uno dei più bei laghi artificiali d’Italia, esempio straordinario di come possa essere coniugata la produzione di energia pulita e rinnovabile (idroelettrica) e la creazione di paesaggi di straordinario valore turistico, estetico ed ambientale (zona umida) – malgrado i costi sociali pagati da questi territori (e quelli ci sono sempre) con la “sommersione” dei terreni più fertili o di interi paesi (come accaduto nel vicinissimo Lago del Salto). Però erano altri tempi… In ogni caso, oggi ammiriamo uno scenario dai toni fiabeschi, un lago dai colori cangianti – smeraldino, turchese, azzurro – a seconda delle stagioni e delle condizioni meteo, che i turisti – anche stranieri – stanno scoprendo e apprezzando, e su cui si affacciano borghi incantevoli: nella foto Colle di Tora, il più piccolino, che si erge lungo un’esigua penisola circondato dalle acque.


Nebbia fra le “Dolomiti del Lazio”

Un crepuscolo nebbioso dalla Sella di Leonessa, da cui spicca l’aspetto “dolomitico” del Terminillo, qui in parte velato, appunto, dalle nubi.


La Torre di Poggio Poponesco

La severa torre del Castello di Poggio Poponesco, affascinante rudere nei pressi di Fiamignano, affacciato su un epico paesaggio “medievale” nel cuore del Cicolano e della Valle del Salto: per saperne di più cfr. “I castelli perduti del Lazio… e i loro segreti”.


Nel fiordo…

Il rigoglioso ambiente naturale che caratterizza gli anfratti più selvaggi dei “fiordi” del Lago del Salto, uno dei bacini lacustri più suggestivi e insoliti del Lazio, nonostante la sua origine artificiale (cfr. “Lazio. I luoghi del mistero e dell’insolito – vol. 1”).


Tracce di antica pastorizia sull’Altopiano di Rascino

Le grandi distese sugli altopiani carsici del Cicolano sono caratterizzate dalla presenza di antichi casali (le cosiddette “casette”) che spesso presentano un recinto: esso serviva a proteggere il bestiame dai lupi, che tuttora abbondano su questo territorio selvaggio e affascinante.


Nel cuore di Rocca Vittiana

Il piccolo borgo di pietra di Rocca Vittiana si affaccia con un panorama mozzafiato sul sottostante Lago del Salto. Varcata la porta del borgo, che ha conservato la struttura di un castrum altomedievale, ci si trova immersi in un luogo senza tempo, con vicoli in pietra e scorci silenziosi.


Croci sulle porte nel Cicolano

Nel Cicolano (qui siamo a Petrella Salto) si trovano spesso delle croci inchiodate (o dipinte) sui vecchi portoni delle case, oggi in gran parte abbandonate. Questa usanza è tipica delle comunità montane più chiuse e si ritrova anche nelle valli alpine. Pare “servisse” per tenere lontani gli spiriti maligni, in epoche in cui la vita di montagna era oltre modo dura e la religiosità fortissima, mentre le superstizioni concorrevano a dare un senso di “protezione” agli abitanti. Alcuni studiosi di etnografia ritengono che tali croci venissero apposte nei periodi di pestilenze, ad indicare il capezzale di famiglie malate, in modo da invocare la pietà divina oppure, al contrario, per “scacciare” il morbo. In ogni caso, appare assai interessante il fatto che tale consuetudine si sia conservata fino a tempi piuttosto recenti. Per maggiori informazioni circa leggende, segreti e misteri della Valle del Salto: “Lazio. I luoghi del mistero e dell’insolito – vol. 1”.


La Giostra del Velluto

Un momento della Giostra del Velluto all’interno dell’omonimo Palio, evento di origine rinascimentale molto sentito dalla popolazione di Leonessa.


Il Terminillo e le sue rocce

L’aspetto alpestre del Terminillo dalla magnifica strada della Vallonina.


I “tentacoli” di Rascino

Con i suoi surreali tentacoli d’acqua il Lago di Rascino si espande nell’omonima piana, nel cuore del Cicolano e dell’Appennino.


Grifone sulla Duchessa

Un’immagine di magnifica wilderness sui Monti della Duchessa: un grifone in volo, scena che infonde un senso di grande libertà.


Sulle acque del Turano

Uno scorcio del “paesaggio fantastico” del Lago del Turano, uno dei bacini artificiali più suggestivi d’Italia. Per saperne di più: “Lazio. I luoghi del mistero e dell’insolito – vol. 1”.


Le “tre porte” di Labro

Il suggestivo accesso alla cosiddetta “Piazzetta delle tre porte” a Labro, crocevia ove convergono le principali vie di questo magnifico borgo, uno dei più pregiati del Lazio.


Le case di Castel di Tora

Il pittoresco borgo di Castel di Tora, uno dei più belli del Lazio e senza dubbio il più visitato della Valle del Turano. Domina l’abitato una rocca dell’XI secolo, di origine longobarda e appartenuta all’Abbazia di Farfa.


Casa dipinta a Petrella Salto

Nel Cicolano – terra appenninica sottratta amministrativamente all’Abruzzo nel 1927 – sono diffuse tipologie architettoniche altrove rare nel Lazio. Una di esse è costituita da edifici con facciata dipinta, sia chiese che abitazioni private: qui siamo a Petrella Salto ove un antico palazzetto mostra i segni consunti di questa particolarità e che andrebbe decisamente restaurato per il suo valore artistico.


Il “paesaggio medievale” del Cicolano

Un’immagine eloquente del “paesaggio medievale” del Cicolano, fatto di borghi arroccati sulle alture, tra fitti boschi e piccoli coltivi. Esplorare questa isolata ed estrema plaga del Lazio permette di imbattersi in innumerevoli sorprese, come castelli, pievi, eremi e minuscoli centri storici spesso nemmeno segnati sugli stradari, purtroppo quasi sempre spopolati – anche se ristrutturati – oppure del tutto abbandonati, a guisa di “villaggi fantasma”. Nell’immagine appaiono due fra i più suggestivi di questi paesini, vale a dire Mareri con i resti della sua fortezza e, più in basso, il grazioso borgo di Pagliara, entrambi frazioni di Petrella Salto. Assai interessante l’architettura della zona, che fonde elementi abruzzesi, umbri e sabini.


Le rovine di Poggio Poponesco

Poste nel cuore del misterioso e solitario Cicolano, a poca distanza da Fiamignano, le rovine del Castello di Poggio Poponesco si affacciano, con fascino epico, sul verde intenso della Valle del Salto: per saperne di più “I castelli perduti del Lazio… e i loro segreti”.


Sulle rive del Lago di Ripasottile

L’atmosfera tardo-autunnale sulle rive del Lago di Ripasottile, nella Piana di Rieti.


Le case di Cartore, ai piedi della Duchessa

Situato nel Comune di Borgorose al confine con l’Abruzzo, apparentemente “fuori dal mondo” ma in realtà a poca distanza dall’A24, il borgo di Cartore è un minuscolo e incantevole borgo, completamente ristrutturato, punto di partenza ormai “classico” per le escursioni sugli splendidi Monti della Duchessa.