Chi segue questo blog conosce la nostra passione per i “paesaggi segreti”, quei territori – spesso di straordinaria bellezza – che tuttavia sono completamente sconosciuti al turismo e non raramente agli stessi abitanti locali. Si tratta a volte di “luoghi di frontiera”, ai margini amministrativi della regione: è il caso delle colline bolsenesi al confine con i Comuni di Orvieto e Castel Giorgio, e dunque con l’Umbria. Una zona – quella dei Monti Volsini – tuttavia assolutamente omogenea e per secoli unita nel circondario di Roma, all’interno dello Stato Pontificio. Qui troviamo, tuttora intatta, l’antica Tenuta del Marchese del Grillo. Avete sentito bene! Proprio il marchese reso celebre dall’indimenticabile interpretazione dell’immenso Alberto Sordi nell’omonimo film, sebbene non sappiamo con certezza se il personaggio sia esistito davvero e se abbia mai frequentato questi luoghi. Una passeggiata sulle facili sterrate che collegano vecchie cascine e attraversano gli ampi e ondulati terreni dell’azienda (circa 140 ettari) equivale ad immergersi in un “micromondo” che sembra davvero poco mutato rispetto ai “quadri” ottocenteschi. Al termine di un viale di betulle e di querce si giunge ad un tavolino con panche in pietra che dona una vista mozzafiato sul Lago di Bolsena e sull’omonimo paese. Si può partire grosso modo dallo storico Casale Rossini, facilmente raggiungibile dalla strada che collega Orvieto a Bolsena (indicazioni poco visibili sulla destra, all’altezza del cartello che indica confine amministrativo) Ecco qui una lunga carrellata di immagini scattate fra ottobre e novembre in questa zona, che ne ritraggono la bellezza, senza dubbio arricchita dal panorama magnifico del lago e del suo verde contorno di boschi e coltivi, con lo sfondo iconico della sagoma inconfondibile di Montefiascone.
Uno scorcio dalla Rocca Monaldeschi della Cervara a Bolsena con la neoromanica Chiesa di San Salvatore, costruita nei primi del Novecento dall’architetto Luigi Codini, autore, fra le altre cose, della splendida Villa Aliotti a Roma.
Il titolo non è riferito all’immagine in sé bensì alla famosa fiaba che pare sia stata ispirata proprio dagli incredibili personaggi vissuti nel XVI secolo nella Rocca Farnese: per saperne di più “Lazio. I luoghi del mistero e dell’insolito”.
Un’improvvisa, magnifica finestra sul Lago Volsino dall’antico sentiero fra Castel Giorgio e Bolsena: una “sinfonia” di campi, boschi e acqua che lascia stupiti per la sua perfezione.
In questi torridi giorni estivi, il Lago di Bolsena regala sempre immagini fresche e rilassanti in un clima dolce e ventilato. Un pescatore si scorge tra le onde azzurre del lago, con lo sfondo solenne dell’Isola Bisentina.
Giugno è il mese delle eleganti ortensie, che – presenti in innumerevoli varietà – a Bolsena dipingono di magnifiche sfumature di colore il lungolago e il bel viale alberato che lo collega al centro storico. Alle ortensie in questi giorni è dedicata un’interessante manifestazione floro-vivaistica.
Vedendo un’immagine come questa è facile capire perché molti intellettuali ed artisti nel corso del tempo hanno definito la Tuscia “uno dei luoghi più belli del mondo”…
Una visione bellissima del Lago di Bolsena dalla terrazza che ospita i pochi ruderi del tempio etrusco di Monte Landro (San Lorenzo Nuovo). Il luogo, ritenuto sacro dagli antichi per via, pare, di una residua attività vulcanica superficiale, ha restituito un insediamento interessante e tutto da studiare, che alcuni ritengono possa costituire il misterioso Fanum Voltumnae, la cui ubicazione è tutt’oggi discussa. Gli scavi purtroppo da alcuni anni sono fermi e versano in un malinconico degrado.
Un bel “supportico” nel borgo di Marta, sul Lago di Bolsena: si tratta di una tipologia architettonica non molto diffusa nei piccoli paesi della Tuscia, che qui crea un angolo di particolare suggestione.
Un suggestivo scorcio temporalesco della misteriosa Isola Bisentina, con in evidenza una delle svariate cappelle rinascimentali farnesiane che vi sorgono.
Uno scorcio del pittoresco borgo di Capodimonte dal porticciolo, con lo sfondo di un plumbeo cielo estivo: spicca la Rocca Farnese, ove, si narra, nacque la leggenda de “La Bella e la Bestia”…
Un ponte di incerta origine lungo il tracciato dell’antica Cassia romana, ai piedi del colle di Turona e a poca distanza dalle rive del Lago di Bolsena,
Un paesaggio agreste di ampio respiro nella Conca di Latera, vasta depressione d’origine vulcanica nei pressi del Lago di Bolsena. Ci troviamo nel cuore dei Monti Volsini, tra gli abitati di Latera, Valentano e Farnese: nella zona passa il cosiddetto “Sentiero dei Briganti”, affascinante trekking nelle selvagge colline dell’Alta Tuscia.
Ennesima immagine da questa altura ancora poco conosciuta, che regala atmosfere, scorci e panorami di straordinaria bellezza. Ecco un romantico tramonto autunnale verso il Lago di Bolsena, alle cui spalle si erge il Monte Amiata e altre elevazioni toscane. Poggio Nibbio e i Monti Cimini: davvero uno scrigno da esplorare con attenzione.
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