Dominato dai ruderi della Rocca Colonna e affacciato sulla Valle Latina e sulla Capitale, Castel San Pietro Romano è un grazioso paesino dei Monti Prenestini, noto per alcuni film che ebbero come protagonisti attori del calibro di Totò e Vittorio De Sica. Fa parte del club de “I Borghi più belli d’Italia” e si fa apprezzare per la cura del suo centro storico. E’ il primo paese che si incontra salendo da Palestrina, e introduce alla sequela di incantevoli borghi che si susseguono lungo il tortuoso crinale prenestino, come Rocca di Cave, Capranica Prenestina e Guadagnolo, in un itinerario fra i più rappresentativi del Lazio.
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Tarquinia, Via degli Archi
Tarquinia è una delle cittadine d’arte dei più belle ed affascinanti del Lazio ma tutt’oggi è ancora poco conosciuta e visitata come meriterebbe. Nota anche come la “San Gimignano del Lazio” per le sue numerose torri – di cui una ventina circa perfettamente conservate – la cittadina sta comunque riscoprendo negli ultimi anni un certo lustro e finalmente pare che il turismo si stia accorgendo che c’è uno scrigno d’arte medievale oltre alla ben più nota magnificenza delle necropoli etrusche patrimonio Unesco. Una delle cause di questa timida riscoperta è anche il progressivo miglioramento di questo pregiato centro storico, con ristrutturazioni di edifici, ripavimentazioni e chiusure al traffico. Uno degli angoli recentemente recuperati è Via degli Archi – in foto – che incanta il visitatore per la sua coerenza estetica, caratterizzata dalla tipica pietra locale giallastra, il “macco”.
Tarquinia medievale
Le spettacolari architetture medievali del centro storico di Tarquinia, luogo splendido da visitare soprattutto in primavera. Qui è lo slargo in cui diverse torri si innalzano intorno alla romanica Chiesa di San Pancrazio.
Vicoli ed archetti nel borgo di Rocchette
Un vicolo del suggestivo borgo di Rocchette, nel cuore della Sabina Tiberina, luogo dal fascino antico che incanta il visitatore, in una zona ricchissima di itinerari densi di mistero e magia.
Nel borgo medievale di Blera
Attraversato dall’antica Via Clodia, Blera è un borgo assai interessante, ricco di dettagli architettonici relativi all’epoca medievale e rinascimentale. Seppur meno curato e celebrato di quello della vicina Barbarano Romano, questo bellissimo centro storico sorprende per i numerosi scorci pittoreschi e merita di essere “gustato” con calma.
Scalone di Palazzo Doria-Pamphilj a Roma
L’elegantissimo “scalone” – opera settecentesca di Paolo Ameli – che conduce alla spettacolare Galleria Doria-Pamphilj, cuore dell’omonimo palazzo nobiliare (XV-XVII sec.) su Via del Corso a Roma. Vi si accede dallo splendido cortile colonnato cinquecentesco.
La “Fontana del Facchino” a Roma
Una fra le più iconiche fontanelle rionali di Roma è la cosiddetta “Fontana del Facchino”, posta su Via Lata, a pochi passi da Via del Corso, che per il suo particolare aspetto non sfugge certo allo sguardo dei turisti. Realizzata nella seconda metà del Cinquecento, prima si trovava proprio su Via del Corso ma, in seguito alle mutazioni urbanistiche che interessarono la zona dopo l’Unità d’Italia, venne spostata nel sito attuale, ossia di fianco a Palazzo De Carolis, sede della Banca di Roma. Una leggenda popolare attribuirebbe il volto della statua a Martin Lutero, il quale soggiornò a Roma nel 1511, ma in realtà essa rimanda al misero mestiere medievale dell'”acquarolo”, che, previo modesto compenso, portava a piccole botti d’acqua a domicilio, evitando così ai suoi clienti di recarsi alle grandi fontane pubbliche. L’opera – probabilmente di Jacopo del Conte – appare dunque un omaggio a questa particolare figura di facchino, proprio nel momento in cui, alla fine del XVI secolo, venne riportata l’acqua corrente in molte strade della città, compresa appunto Via del Corso.
Visioni d’eternità
Il panorama sul Foro Romano dal Campidoglio è uno dei più spettacolari e romantici al mondo. Oltre alla sublime bellezza estetica – architettonica e paesaggistica – colpisce profondamente l’animo, di chi lo ammiri, l’intreccio di storie, leggende e miti racchiusi in questo spazio che ben sintetizza lo spirito della “Città Eterna”. Soprattutto al tramonto, le incomparabili luci di Roma rendono questa veduta simile ad un vero e proprio dipinto.
Tarquina: vista da Campo Cialdi
Il cosiddetto “Campo Cialdi” è un ampio prato che si apre a sinistra della splendida stradina che conduce alla chiesetta di San Giacomo a Tarquinia. Offre forse il panorama più iconico della città medievale, con le sue torri e la Chiesa di Santa Maria di Castello e con lo sfondo del Tirreno – l’antico mare degli Etruschi.
Scorcio medievale sul Foro Traiano
L’eleganza quattrocentesca della cosiddetta “Casa dei Cavalieri di Rodi” a Roma, felice risultato di numerose stratificazioni edilizie culminate nella ristrutturazione voluta dal cardinale Marco Barbo, nipote di Papa Paolo II. L’edificio è caratterizzato da un bellissima loggia affacciata sui fori. Sullo sfondo, oltre le murature del Mercato Traiano, spicca la Torre delle Milizie a comporre un quadro di solenne e monumentale suggestione.
La Cappella Carafa a Santa Maria sopra Minerva
La Basilica di Santa Maria sopra Minerva, a Roma, custodisce la Cappella Carafa, voluta dal cardinale e grande mecenate Oliviero Carafa alla fine del Quattrocento e nota per il magnifico affresco di Filippino Lippi che lo eseguì fra il 1488 e il 1493 (fu la prima opera romana del pittore toscano).
Ronciglione, Via Borgo di Sopra
Il bell’allestimento di Via Borgo di Sopra a Ronciglione – uno dei “borghi più belli d’Italia – per il presepe vivente 2023-24. In realtà si tratta già della via più suggestiva e curata del borgo medievale e a nostro parere andrebbe lasciata libera da queste installazioni, in modo da renderla ammirabile dai turisti nella sua piena integrità: allestimenti che andrebbero viceversa concentrati in Via Borgo di Sotto – che appare invece piuttosto trasandata – o ancora meglio lungo un itinerario inedito fra i vicoli meno visitati del paese, allo scopo di valorizzarli.
Scorcio su Largo delle Sette Cannelle a Tuscania
Tuscania custodisce uno dei centri storici più belli e curati del Lazio, in una sintesi assai armoniosa fra architettura medievale e rinascimentale che ricorda Orvieto di cui peraltro ripete la predominanza assoluta della pietra tufacea, con inserti di peperino, nenfro e basalto, rocce che ricordano l’origine prettamente vulcanica dell’attuale geomorfologia della zona. Una delle vie più caratteristiche è il cosiddetto “Largo delle Sette Cannelle”, una stradina curvilinea che offre scorci particolarmente evocativi.
Veduta di Bomarzo al tramonto
Una classica veduta del borgo di Bomarzo, per metà in ombra e per metà illuminato dalle ultime e calde luci di un languido tramonto di fine autunno.
Arco nel borgo di Corchiano
Un caratteristico arco nel pittoresco borgo medievale di Corchiano, noto per il suo frequentato “Parco delle forre”.
Casa rinascimentale a Vallerano
Il centro storico di Vallerano è uno dei più interessanti dell’area cimina e si presenta piuttosto articolato dal punto di vista sia urbanistico sia edilizio, con notevoli esempi di case ed elementi architettonici d’epoca medievale e rinascimentale. Noto per la “Notte delle candele”, che si svolge a fine agosto, questo paese merita di essere riscoperto da un turismo attento.
Vitorchiano medievale
Uno scorcio dallo schietto sapore medievale di Vitorchiano, dal panoramico – ma poco conosciuto – sentiero ad anello che gira attorno al paese.
La “fiaba” di Civita dalle Balze di Seppie
Una magnifica veduta al tramonto di Civita di Bagnoregio dal Monumento Naturale Balze di Seppie, piccola area protetta nei pressi di Lubriano. Uno scorcio straordinario, che include l’intera Valle dei Calanchi e che pian piano sta diventando conosciuto fra i turisti. Un vero e proprio “terrazzo naturale”, comodo e liberamente accessibile all’interno di un’accogliente azienda agricola di prodotti latto-caseari.
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